Oblio d'Amore
di Antonio Sammartino
Esiste un amore che vive
anche dopo la fine,
non siamo in grado
di dargli un nome,
ma sappiamo che è quella profonda
paura di amare che teme l’oblio.
E’ quel relitto a cui...
disperati ci afferriamo,
naufraghi d’amore,
per superare il disagio
di ciò che ormai temiamo
aver perso per sempre.
E’ un ricordo che vogliamo vivo
per comprendere ciò che condiziona
la nostra felicità.
E’ un commovente viaggio
per rivivere ancora
quel dolce sentimento,
culla di emozioni,
nell’illusione che la luce del ricordo,
possa abbagliare l’inevitabile oblio
che ricopre il passato.
E’ il nostro desiderio
che rivive di un ritorno,
nell’ingenua illusione
che il passato sia ancora nel futuro,
perché non riusciamo a vivere il presente.
Passioni e incertezze,
ossessioni e follie
che oscillano fra ricordi e desideri
di una tragedia che minaccia
la nostra possibilità a ricominciare,
nella finzione dell’attesa,
nel mistero di un incontro.
Il tempo e la noia
ci rivelano la mancanza
dell’inconscio desiderio
di sapere perché,
la memoria del presente,
non riesce a sommergere
i ricordi del passato.
Spesso non riusciamo
a dare risposte,
non riusciamo a vedere quel futuro
che sembra non esserci,
ed allora ci culliamo attraverso i ricordi,
che suscitano emozioni,
che sperano nell’oblio,
mentre gli eventi continuano a parlare
come se il tempo non si fosse fermato.
Sai è impossibile donare
tutti i ricordi all’oblio,
perché alcuni continuano ad alimentare
quella carica emotiva,
che ora ci appare dura maledizione,
che ci obbliga a sopportare
il dolore e l’angoscia
di non riuscire a soddisfare,
le nostre intime esigenze.
E’ il nostro Io
che si ribella al distacco
perché incapace
di accettare la sconfitta...
e nel disperato tentativo
di ingannare la realtà,
riversa su di essa
inspiegabili tormenti.
Sai, è inutile soffocare
il delirio del disagio,
il dramma della sofferenza
di una inconsapevole insonnia
in grado di donare
immagini prodigiose
che riassumono
il senso di una vita
e... quell’irrinunciabile
bisogno dell’altro,
che si trasforma
in senso di colpa
e che ci fa desiderare
di voler... morire d’amore.