Struttura degli Emisferi
di Antonio Sammartino
19/06/2004
Strutturalmente, il cervello comprende due aree simmetriche denominate Emisfero Destro e Emisfero Sinistro, connessi fra loro mediante un fascio di fibre nervose denominate Corpo Calloso. Lo strato superficiale dei due emisferi (circa 3 mm di spessore) costituisce la Corteccia Cerebrale, formata da cellule nervose denominate Neuroni e disposta in modo da formare delle pieghe.
Grazie a questa sua disposizione l’area della corteccia raggiunge la notevolmente superficie di circa 2360 cm2. Ciascun emisfero è suddiviso in quattro lobi, Frontale, Parietale, Occipitale e Temporale, ognuno dei quali svolge una specifica funzione. La zona in cui i quattro lobi si incontrano, costituisce l’area in cui avviene l’integrazione delle informazioni sensoriali.
Lobo Frontale.
E’ la Sede della Personalità e del pensiero cosciente. Infatti è l'area della neocorteccia associata alla pianificazione, all’azione e alla strategia legate al pensiero e all’emozioni. E’ responsabile del coordinamento degli stimoli sensoriali ed è specializzata nel nell’organizzazione e nel controllo dei movimenti, in quanto contiene la corteccia motoria primaria. Media le abilità del pensiero astratto, organizza il comportamento in sequenze logiche temporali, inibisce le risposte automatiche inappropriate, rispetto agli stimoli ambientali. E’ responsabile della capacità di riflettere su se stesso, è la parte che decide, in quanto viene coinvolta in tutte le forme di elaborazione del pensiero, nei processi decisionali, nella risoluzione dei problemi, nella pianificazione e nella creatività.
Se l’attivazione di questa area è ridotta l’individuo manifesta un’insolita gamma di cambiamenti emotivi, cognitivi e motori, che lo inducono ad ignorare le convenzioni sociali, per dare spazio a comportamenti irresponsabili, istintivi e antisociali. Non si cura delle conseguenze delle sue azioni in quanto predomina in lui spacconeria, stupidità e a volte anche comportamenti sessuali disinibiti. Inoltre mostra una ridotta sensibilità al dolore e un diffuso disinteresse per passato e futuro. Anche se il quoziente intellettivo sembra inalterato, mostra smemoratezza per compiti che richiedono attenzione o risposte ritardate.
L’azione del Lobo Frontale ha il potere di rafforzare o indebolire le emozioni positive e favorire un migliore equilibrio emozionale. Occupa 1/3 dell’intera superfice cerebrale.
La Corteccia Prefrontale ha diffuse connessioni con il reso del cervello e si basa sulla memoria di lavoro o memoria a breve termine. La sua principale funzione è di dirigere il comportamento, di proteggere dalle distrazioni e di impedire le reazioni inadeguate, al fine di consentire all’individuo di agire secondo una precisa strategia, piuttosto che reagire alle semplici contingenze dell’ambiente. In altri termini, le cellule della corteccia prefrontale mantengono l’informazione che il cervello utilizza per strutturare il comportamento. L’informazione in questo tipo di memoria deve essere continuamente rinfrescata.
Lo stress può alterare le facoltà cognitive associate alla corteccia prefrontale e rendere l’individuo distratto e disorganizzato, favorendo la manifestazione di comportamenti inadeguati ed impulsivi. Inoltre può disattivare la corteccia prefrontale favorendo così il sopravvento di reazioni di tipo automatico e istintivo.
La corteccia prefrontale è molto sensibile alle sostanze neurochimiche presenti nell’ambiente circostante e può essere attivata o disattivata del livello di Dopamina e di Noradrenalina liberate nel cervello dallo stress. La disattivazione della corteccia prefrontale favorisce il sopravvento di reazioni automatiche e istintive.
Un danno ai lobi frontali può provocare gravi alterazioni della personalità e del comportamento, che si traduce nella difficoltà a prendere una decisione o manifestano violenti cambiamenti di umore.
Lobo Parietale.
È il centro per l’elaborazione sensoriale (sensibilità, tatto, pressione, muscoli, temperatura e dolore). Sembra che una sua funzione sia quella di mediare la percezione della posizione degli arti, discriminando per esempio fra i diversi oggetti tenuti in una mano.
La zona anteriore elabora le sensazioni e le percezioni somatiche, mentre quella posteriore si ha la convergenza degli input sensoriali relative alle regioni visive e somatiche per la costruzione di coordinate spaziali. In questa area, l’informazione sensoriale viene analizzata al fine di fornire cognizioni e comportamenti. È responsabile dell’elaborazione e della comprensione del linguaggio.
Il Lobo Parietale Destro è la sede dell’auto-coscienza e dell’autocritica che guida l’individuo attraverso le relazioni fisiche e sociali, consentendo al proprio corpo di acquisire la coscienza di sé e di quello che si sta facendo (Definizione del sé).
Una ridotta funzionalità in quest’area è conseguenza di una minore attenzione di sé. Ciò comporta per compensazione, un aumento di interesse per il fattore spirituale, un maggior effetto rilassante della natura e della musica, mentre il suo spegnimento comporta la completa disattivazione della Definizione del Sé e quindi un irrinunciabile bisogno alla meditazione o alla ricorrente necessità di dover pregare. Ciò significa che la religiosità è un’anomalia della mente in quanto crea il bisogno della dipendenza.
Il Lobo Parietale Sinistro è la sede dell’abilità di astrazione e dell’integrazione simbolica. Un danno in alcune aree della corteccia parietale, può provocare disturbi di percezione spaziale.
Lobo Occipitale.
Controlla la visione. Le cellule di questa area sono altamente specializzate, in quanto elaborano le informazioni visive primarie e le inviano al Lobo Parietale e al Lobo Temporale. Ciò significa che le informazioni sono elaborate in modo gerarchico, partendo dalle informazioni visive semplici come i contrasti, fino alle informazioni complesse come le figure. Quindi ogni strato fornisce ulteriori informazioni all’immagine mentale fino a quando non determina il significato.
Lobo Temporale.
Elabora le informazioni uditive primarie provenienti dagli organi dell’udito. E’ la sede delle emozioni, controlla alcuni aspetti della memoria. Infatti è l’area del cervello che riconosce e classifica gli oggetti per la memoria a lungo termine e per alcuni aspetti del linguaggio controllati dall’area di Broca (produzione del linguaggio).
Il Lobo Temporale Destro è il responsabile della memoria visiva, consente all’individuo di interagire con una realtà al di là dello spazio e del tempo, costituisce il substrato biologico dell’esperienza religiosa. Infatti, un’anomalia in questa area può indurre allucinazioni, sensazioni sensoriali che non si basano su una realtà oggettiva, visioni, lampi di luce ritenute fonte di conoscenza, visione del divino, estasi religiosa, doppia coscienza intesa come esperienza di una propria individualità e la contemporanea percezione di un’altra realtà, in grado di indurre anche quella sensazione di abbandonare il proprio corpo e di guardare il mondo che lo circonda con distacco.
Se, oltre ad un’anomalia nel lobo temporale, si verifica anche la contemporanea stimolazione di alcune aree adiacenti è possibile che l’individuo possa percepire suoni celestiali ed avere visioni tridimensionali di figure vestite di bianco (rivelazione del divino), oppure di rivivere ricordi del passato con una intensità tale da farli percepire di forma tridimensionale e quindi apparire come reali e non come il risultato di visioni. In realtà, sembra che queste visioni sono causate dalla mancanza di ossigeno o dall’endorfine che si liberano nel cervello a seguito di una fase critica delle funzioni vitali.
In altri termini, la sensazione che produce nell’individuo affetto da quest’anomalia, è quella di entrare in un tunnel buio che si percorre a grande velocità, nella direzione di una luce intensa a cui viene attribuita una serie di qualità positive di amore, bontà e serenità, tale da essere considerata una emanazione del divino, una prova dell’esistenza dell’immaterialità dell’individuo in grado di separare, nell’istante della morte, l’anima dal corpo al fine di sottoporla al giudizio per consentire l’ingresso nell’aldilà (concezione spiritualistica).
Il Lobo Temporale Sinistro è responsabile della memoria verbale. Un danno in alcune aree del Lobo Temporale può provocare problemi di percezione visiva. Ad esempio, l’individuo non è in grado di identificare semplici oggetti di uso quotidiano anche se riesce a identificarli toccandoli.
I disturbi del linguaggio o Afasia, sono generalmente associati a un danno in determinate aree dei Lobi Temporale e Frontale sinistro. Possono riguardare la produzione del linguaggio, la sua comprensione, la lettura e la scrittura. Alcuni individui presentano una riduzione nella produzione del linguaggio, anche se la loro capacità di comprensione resta normale. Si esprimono con lentezza, in quanto hanno difficoltà a trovare la parola giusta da usare in un determinato contesto. Questo tipo di disturbo è denominato Afasia di Broca.
Gli individui colpiti dall'afasia di Wernicke invece si esprimono in modo fluente e rapido, con un'intonazione normale, anche se spesso è impossibile comprendere quello che dicono.