La sicurezza dell’attaccamento costituisce un fattore di protezione nei confronti della psicopatologia, mentre l’attaccamento insicuro determina un deficit nel sistema di regolazione delle emozioni, ma non causa di per sé disturbi psicopatologici.
Secondo Fonagy, oltre alla sicurezza dell’attaccamento, come fattore di protezione nei confronti della psicopatologia, sono importanti le reazioni all’interno della famiglia (ad esempio, se la madre è passiva o collusiva, se è accudente, fredda o evitante, ecc.) nel determinare o contenere gli effetti psicopatologici sulla vittima. In genere chi abusa le bambine adotta comportamenti amorevoli, potrebbe anche essere l’unico che all’interno della famiglia la sostenga a livello emotivo. La bambina si trova quindi a vivere una confusa relazione affettiva e di percepire emozioni quali ad esempio amore, affetto, angoscia, ansia, paura, disprezzo, rabbia.

Una bambina non è in grado di difendersi, perché l’abuso è subdolo, si protrae nel tempo ed è fatto di messaggi ambigui. La vittima non riesce a difendersi, a causa della sua dipendenza affettiva. Inoltre, è convinta di aver in qualche modo causato l’abuso. Il fine è di poter preservare l’immagine di chi è per lei importante e da cui dipende per la cura e la protezione. Solo a seguito del processo di guarigione la vittima inizia a comprendere che l’abuso non è dipeso da lei.

Una bambina abusata, da adulta incontrerà difficoltà nel costruire relazioni intime soddisfacenti ed è molto probabile che sviluppi attitudini materne disfunzionali, manifestando nei confronti dei figli, un comportamento inadeguato, a livello affettivo intrusivo o eccessivamente adesivo.

Le relazioni di attaccamento sono alla base della costruzione delle relazioni, mentre il potenziale genico che si esprime all’interno delle relazioni, determina il modo in cui i neuroni si collegano tra loro. Le esperienze precoci plasmano la struttura e le funzioni del cervello e influenzano il modo in cui i geni si esprimono, mentre la personalità è il risultato delle interazioni tra i tratti innati e le esperienze. Traumi importanti possono creare un danno irreversibile in alcune strutture neurobiologiche cerebrali, che la vittima non associa al trauma, ma a caratteristiche della sua personalità o a fattori ereditari.