Cause della Depressione
di Antonio Sammartino
11/04/2021
Secondo il modello cognitivo-comportamentale la depressione può essere sintetizzata mediante una struttura ad albero alla cui radice vi è la vulnerabilità, il tronco è costituito dall’esordio, infine i rami rappresentano i sintomi depressivi.
La Vulnerabilità si esprime attraverso le convinzioni di base (o Pretese Disfunzionali). Queste si formano durante i primi anni di vita e costituiscono i sistemi di valore che la persona utilizza per interpretare gli eventi e per guidare le sue scelte. Sono sostanzialmente stabili nel tempo, ma essendo a livello subconscio possono essere identificati e modificati. Possono essere funzionali, consentendo così alla persona di affrontare con equilibrio le avversità e le difficoltà del vivere quotidiano oppure essere rigide e inflessibili rendendo così la persona vulnerabile agli eventi avversi.
I principali componenti che determinano le Convinzioni di Base sono: i fattori biologici e genetici che sono ereditati; l’ambiente e l’educazione che determinano gli stili di vita e le regole morali che sono ulteriormente modellati dall’educazione che il bambino riceve in famiglia che in parte condizionerà il suo sviluppo; infine le esperienze di vita, cioè quelli eventi significativi che determinano il percorso di vita (studi, lavoro, relazioni sentimentali negative, relazioni sessuali, abuso sessuale, atti di bullismo, ecc.). Singolarmente non sono determinanti, ma è dalla combinazione di questi fattori che la persona si forma le idee su di sé, sugli altri e sul mondo, cioè le Convinzioni di Base.
L’esordio, si verifica a seguito di un evento critico che innesca nella mente una serie di pensieri disfunzionali che originano i sintomi della depressione, comunemente denominati disturbi.
I disturbi possono essere suddivisi nelle seguenti categorie di sintomi: EMOTIVO/AFFETTIVO (la persona inizia a sperimentare tristezza, paura, rabbia, frustrazione, disperazione, delusione, ecc., sia associate all’evento che alla difficoltà di adattarsi al cambiamento); VOLITIVO (attenuazione del piacere verso le varie attività, riduzione della percezione di essere in grado di risolvere i problemi causati dall’evento, per cui tende a non affrontarli o a rimandarli, diventando così rinunciatario); SOMATICO (stress, affaticamento, irrequietezza, difficoltà a rilassarsi, ecc.); COMPORTAMENTALE (la persona modifica radicalmente il suo stile di vita, isolandosi e rinunciando a fare le cose che normalmente faceva prima); COGNITIVO (la persona si focalizza sempre di più sui suoi sintomi, compaiono demotivazione, pensieri automatici negativi, distorsioni cognitive, difficoltà di concentrazione e di memoria; in questo groviglio di pensieri percepiti in modo caotico, le valutazioni e i giudizi della persona diventano più pessimistici, rinforzando anche il convincimento sulla sua incapacità a cambiare. Nel suo insieme quest’attività è denominata ruminazione. Oltre all’alterazione dell’umore, la rinuncia è ciò che maggiormente caratterizza la depressione.