La storia di Gesù, modellata su quelle di altri Messia
di Antonio Sammartino
Cambiano i tempi, i popoli, la cultura, la conoscenza, ma resta immutata la credulità delle masse che si lasciano facilmente offuscare la mente da individui, resi grandi dalle menzogne gridate dai diversi buffoni di corte. Molte persone hanno bisogno di credere negli altri, perché non riescono a credere in sé stessi.
Al tempo di Gesù esistevano diversi movimenti religiosi con messaggi pressoché identici, a capo dei quali vi erano predicatori di nuove verità spirituali, che compivano miracoli. Nuove figure religiose, alcune nati da vergini, altri celebrati da fasti sacramentali, altri ancora che raccontavano di essere resuscitati. Ad esempio, le somiglianze fra Iside e la Vergine Maria della Chiesa Cattolica sono straordinarie, entrambe venivano chiamate Regina del cielo e Santa Madre di Dio. Molte di queste religioni erano più popolari della fede cristiana. Alcuni avevano potenti protettori e leader carismatici.
Al tempo di Gesù, Roma domina la maggior parte del mondo conosciuto, un cocktail di culture, incredibili miscele di religioni, divinità, profeti, messia e figli di un dio rivali fra loro. Cento anni dopo la morte di Gesù, la venerazione dell'Imperatore era ancora prevalente, ma il movimento cristiano si è ormai ben radicato a Roma, nel cuore dell'Impero.
Gesù (o il suo mito), contrariamente ad altre figure (ad esempio, Simone Baak Khobar, grande condottiero e stratega militare), era l'antitesi di qualsiasi militarismo, il suo pacifismo era totale. Oltre a predicare un messaggio di non violenza, diceva ai suoi fedeli: date a Cesare ciò che è di Cesare, invitando letteralmente il popolo a pagare le tasse e ad ubbidire alle leggi.
Questo messaggio piaceva molto ai governanti.
Il cristianesimo, fra le diverse religioni, ha avuto la meglio perché predicava una esistenza di comunione, era quella che si mostrava più aperta ed offriva un sistema di maggior valore etico (in quei tempi). Inoltre, mentre le altre religioni si rivolgevano alle classi più colte e influenti del mondo romano, il cristianesimo aveva numerosi adepti soprattutto nelle masse di poveri che popolavano l'impero.