Legame di Attaccamento
di Antonio Sammartino
03/04/2015
Con presenza s’intende facile accessibilità, con assenza inaccessibilità. Con separazione s’intente inaccessibilità temporanea, con perdita s’intende inaccessibilità permanente. (John Bowlby).
Una delle più dannose conseguenze della separazione di un bambino da un genitore, è l’aumento della sua ambivalenza affettiva (cioè, dei sentimenti contrastanti odio, amore), che diventa così intensa che l’immaturo sistema psichico del bambino, non è in grado di equilibrare con armonia.
Il Legame di Attaccamento (o Stile) può essere valutato mediante due indipendenti dimensioni: l'Evitamento e la Preoccupazione relativa all'attaccamento. Queste due dimensioni consentono di definire il Senso di Sicurezza, la Fiducia in se stessi, la Distanza Emotiva e il modo in cui l’individuo reagisce ai disagi e ai pericoli.
Un individuo che ha un basso valore in entrambe le dimensioni (Evitamento e Preoccupazione) è una persona sicura, che utilizza strategie di regolazione affettive efficaci. Un alto valore della dimensione Preoccupazione indica che la persona crede che il suo partner (o la sua principale figura di accudimento) non sarà disponibile nei momenti di bisogno. Infine, un alto valore della dimensione Evitamento indica che la persona non ha fiducia nella buona volontà del partner, per cui pone in essere un comportamento indipendente.
I bambini che descrivono i loro genitori usando termini estremamente positivi, ma nelle loro narrazioni riferiscono comportamenti genitoriali che contraddicono la precedente descrizione (ad esempio, era affettuoso nei miei confronti, ma in diverse situazioni mi allontanavo perché…) oppure minimizzano, sostengono di non ricordare esperienze di attaccamento (anche se possedendo una buona memoria autobiografica, tendono a minimizzare le loro relazioni di attaccamento), vengono classificati come Distanzianti. Invece i bambini che mostrano una preoccupazione confusa, arrabbiata o passiva verso la figura di attaccamento, che divagano tra i ricordi in modo confuso, vengono classificati Preoccupati. Si ritiene che i soggetti Distanzianti e Preoccupati abbiano avuto un attaccamento insicuro.
Gli individui che hanno vissuto situazioni traumatiche come una perdita o un abuso che manifestano errori nel loro modo di ragionare, quando raccontano le loro esperienze traumatiche, vengono definiti come Irrisolti-Disorganizzati.
Il bisogno primario di un qualsiasi bambino è di creare un legame di attaccamento con le persone che prevalentemente lo accudiscono (i genitori). Con il trascorrere del tempo, questi legami di attaccamento, che sono la conseguenza dell’istinto di sopravvivenza, si trasformano da azioni e bisogni concreti e visibili, in schemi mentali, diventano cioè pensieri, assumono significati particolari, iniziano ad esistere nella mente sotto forma di modelli che condizionano i comportamenti.
La tendenza a formare forti legami con le figure di attaccamento è un bisogno di sicurezza che accompagna l’individuo durante l’intera esistenza (ciò consente di comprendere quanto sia dolorosa la perdita di un genitore). Se la figura di attaccamento viene percepita dal bambino sufficientemente vicina ed empatica ed in grado di fornire risposte sensibili, il bambino acquisisce il senso della sicurezza e fiducia in se stesso, cioè un Attaccamento Sicuro, diversamente nel bambino si intensifica l’ambivalenza affettiva e quindi il manifestarsi di comportamenti sintomatici. L’importanza dell’attaccamento sicuro è che rappresenta la principale fonte che determina nel bambino, accudimento, accettazione, sicurezza, stabilità, autonomia, senso della competenza, libertà di esplorare ed esprimere emozioni e bisogni, pur ricevendo realistici limiti e regole.
I bambini con Attaccamento Evitante tendono a vedere gli altri come non disponibili o punitivi, quindi ciò li porta a non percepire l’importanza della relazione e a evitare l’intimità emotiva. L'Evitamento è quindi una difesa psichica che, nel negare i bisogni di vicinanza nelle relazioni, spinge la persona a disattivare le strategie di attaccamento e quindi ad evitare l’intimità e l’interdipendenza. Il fine è di allontanarlo da una situazione ansiogena, perché ha sperimentato relazioni con figure di attaccamento che disapprovavano e punivano le sue espressioni di bisogno. In altri termini, la non disponibilità o affidabilità delle figure di attaccamento, non riesce ad attenuare il disagio del bambino, per cui si compromette la sua sicurezza percepita, si formano modelli negativi di sé e degli altri ed aumenta la probabilità di successivi problemi emotivi e di disadattamento.
Le persone con Attaccamento Ansioso hanno una visione negativa di sé, che li porta ad adottare strategie di forte dipendenza dagli altri, sono solitamente ipervigili agli indizi sociali ed emotivi che provengono dagli altri, mentre quelle con Attaccamento Preoccupato tendono alla iperattivazione del bisogno della vicinanza e del sostegno, anche se sono convinte di non riceverlo, per cui sviluppano il senso del risentimento e della rabbia. Queste reazioni si manifestano quando la figura di attaccamento non è affidabile nell’essere disponibile nei momenti di bisogno, per cui l’individuo è costretto a manifestare questo suo bisogno con insistenza, perché a volte ha sperimentato di riuscire ad ottenere il suo interessamento.
L’attaccamento ambiguo (distorto, dubitativo, indeciso) si determina quando il genitore anticipa e ridefinisce i vissuti del bambino, inducendolo così a ricavare il proprio senso di sé, dal giudizio altrui. Conseguenza di ciò è che il bambino non sarà quasi mai in grado di fidarsi delle sue emozioni, per cui cercherà costantemente di modularsi sul mondo esterno e quindi a porre frequentemente in discussione i suoi vissuti. Le sue prevalenti emozioni saranno: il vuoto, la vaghezza, l’inconsistenza, l’incapacità, l’inadeguatezza.
Nell’Attaccamento Ambivalente (doppio legame) il bambino percepisce la figura d’attaccamento imprevedibile, per cui l’esplorazione del mondo esterno risulterà insicura e connotata d'ansia, il sentimento che lo caratterizzerà sarà il senso di colpa e si percepirà come persona da amare in modo discontinuo. In questi bambini è presente l’ansia da abbandono in quanto spesso la figura di accudimento, al fine di controllarlo, lo minaccia di abbandonarlo. Nelle relazioni interpersonali è imprevedibile, incostante e poco responsivo. Generalmente mostra sfiducia nelle sue capacità, sminuisce il proprio sé e sopravvaluta quello degli altri. A volte mostra grande gelosia, possessività e ossessione. A livello cognitivo evita l'imprevedibilità e le novità, per cui si muove solo nei contesti che gli sono noti.