Attaccamento Sicuro
di Antonio Sammartino
12/04/2015
Un bambino con Attaccamento Sicuro ha fiducia nei genitori, perché gli dimostrano comprensione ed affetto e lo sostengono nelle situazioni di bisogno.
I bambini con attaccamento sicuro o Amore Sicuro, sono socievoli e cooperativi con i genitori, hanno bassi livelli di ansia ed evitamento, una percezione positiva di sé e una maggiore sicurezza e resilienza. Sono sufficientemente autonomi nell’esplorare l’ambiente, anche in presenza del genitore. Sono in grado di segnalare con chiarezza i propri bisogni di attaccamento, consolarsi e rassicurarsi in presenza del Caregiver, in quanto sono sicuri che i genitori costituiscono un porto sicuro in cui rifugiarsi nei casi di bisogno, da cui potranno successivamente ripartire per esplorare il mondo esterno e affrontare le esperienze che caratterizzano la sua esistenza quotidiana.
Mediante l’attaccamento sicuro, il bambino sviluppa le basi per la formazione dell’identità, il senso della competenza, dell’empatia e dell’autostima ed acquisisce le basi della fiducia e della reciprocità e un efficace controllo degli impulsi e delle emozioni, che userà come modello nelle relazioni da adulto.
L’importanza dell’attaccamento sicuro è che rappresenta la principale fonte che determina nel bambino, accudimento, accettazione, sicurezza, stabilità, autonomia, senso della competenza, libertà di esplorare ed esprimere emozioni e bisogni, pur ricevendo realistici limiti e regole. Ciò consente loro di cercare un contatto con il loro mondo interno, in modo che la loro mente non possa produrre memorie disturbanti. L’attaccamento Sicuro è quindi una forma di organizzazione relazionale-comportamentale in cui è presente un equilibrato bilanciamento tra autonomia e indipendenza-dipendenza. Inoltre costituisce un fattore protettivo contro la formazione di comportamenti violenti e pattern cognitivi e comportamentali antisociali.
I bambini che hanno percepito un Caregiver sensibile e responsivo alle loro richieste e che è in grado di supportarlo nelle situazioni che sono fonte di stress o di pericoli, acquisiscono la convinzione che sono persone degne di ricevere amore. Ciò determina l’acquisizione di un modello che si basa sulla fiducia, sull’intimità, sulla assenza di gelosia e sulla certezza di essere compreso, per cui da adulto tenderà ad essere soddisfatto nelle relazioni affettive e quindi disponibile ad offrire il meglio di sé, in quanto le relazioni non risultano collegate con memorie traumatiche che possono essere fonte di ansia.
Questo tipo di legame si caratterizza per un equilibrio tra il Sistema di Attaccamento e il Sistema Esplorativo, per cui anche se i bambini manifestano angoscia nell’istante della separazione, si lasciano facilmente consolare nell’istante in cui si riuniscono con la loro figura di attaccamento e successivamente riprendono con serenità ad esplorare l’ambiente. Quindi protestano quando vengono separati dal Caregiver e si lasciano facilmente confortare dal ricongiungimento. Inoltre quando il Caregiver è presente, i bambini giocano liberamente o esplorano l’ambiente.
La sicurezza che deriva da questo tipo di attaccamento tranquillizza il bambino e lo incentiva ad allontanarsi con fiducia nell’esplorazione del mondo che lo circonda, in quanto ha acquisito la certezza che l’accesso al Caregiver è incondizionato (questa certezza impedisce al bambino di acquisire affetti negativi o manifestare l’Ambivalenza Affettiva). Ciò è stato reso possibile in quanto il Caregiver, specialmente durante i primi anni di vita, ha dimostrato di essere sensibile ed emotivamente disponibile. Il bambino ha così potuto acquisire sicurezza e certezze sulle sue capacità, per cui è in grado di formulare nuove ipotesi ed eliminare quelle errate, in quanto il Modello Operativo Interno contiene una rappresentazione “unitaria, coerente ed organizzata” di sé e della sua figura d’attaccamento, in cui le emozioni provate dal Sé sono valutate positivamente perché validate da una figura affidabile.
L’Attaccamento Sicuro, costituisce quindi un’organizzazione comportamentale e relazionale caratterizzata da un corretto equilibrio fra esplorazione del mondo che lo circonda e l’attaccamento al Caregiver, che rappresenta una base sicura, un porto in cui rifugiarsi nei momenti di bisogno.
Un aspetto importante delle funzioni alla base dell’Attaccamento Sicuro è l’imposizione di limiti, in quanto un bambino per sentirsi sicuro, DEVE percepire di essere libero di muoversi per scoprire il mondo che lo circonda, ma NON DEVE MAI PERCEPIRE DI ESSERE SOLO e che vi è un confine privo di pericoli entro cui può muoversi con tranquillità (le nuove esperienze sono fonte di curiosità, gioia, paura e angoscia, che la fragile mente di un bambino non è in grado di gestire). Quindi, l’imposizione di un limite consente al bambino di contenere l’angoscia per il nuovo. Ovviamente questi limiti devono essere ragionevoli e proteggere da pericoli reali, non dalle paure o angosce dei genitori.
La sicurezza negli affetti e l’imposizione di limiti ragionevoli sono elementi indispensabili per promuovere un sano sviluppo della personalità dei bambini, mentre rendere autonomi i figli significa consentirgli di acquisire la capacità ad affrontare le difficoltà e nello stesso tempo di fornirgli la possibilità di verificare il livello delle loro abilità. Il senso dell’identità del bambino dipende dagli affetti positivi e dalle attenzioni ricevute da parte dei genitori, in quanto la qualità dell’accudimento e la disponibilità dei genitori è ciò che lo rende sicuro. La base sicura è una condizione psicologica di fiducia nel sistema delle relazioni, necessaria per offrire al bambino la possibilità di esplorare con serenità il mondo esterno e il suo stato interno. Inoltre i bambini che vivono relazioni di attaccamento sicure, acquisiscono anche una migliore capacità nel comunicare le proprie emozioni e nel regolarle con l’aiuto di entrambi i genitori. Inoltre acquisiscono l’abilità nel riconoscere gli stati mentali, le emozioni, i sentimenti e ad utilizzarli in modo efficiente, nel guidare il comportamento.
Questi bambini da adulti manifestano una maggiore disponibilità nella ricerca di una intimità romantica, in quanto non temono il rifiuto e l’abbandono e non sono angosciati dal pensiero della perdita. Hanno una profonda fiducia nelle personali risorse interiori, che consente loro di affrontare lo stress senza il bisogno di dover distorcere la realtà, inoltre manifestano una notevole apertura mentale ed una buona rappresentazione degli altri. La certezza interiorizzata nel rapporto con i genitori determina sicurezza e fiducia negli adulti, che saranno in grado di formulare richieste di vicinanza, contatto e rassicurazioni comprensibili ai loro partner. Inoltre saranno in grado di fare affidamento sulle persone e di gestire le avversità, attingendo alle proprie risorse interne e al sostegno degli altri.
Generalmente da adulti sono in grado di valutare in modo positivo le emozioni associate all’attaccamento, inoltre sono caratterizzati dall’avere uno stile di conoscenza aperto, in grado di utilizzare autonome forme creative ed imitative. Quindi scelgono un partner con cui sono sicuri di poter costruire un amorevole rapporto romantico ed affettivo, in quanto hanno acquisito un ottimo livello di autostima e di autoregolazione delle emozioni di disagio, per cui si sentono al sicuro nelle situazioni di vicinanza fisica ed emotiva. Sono in grado di offrire supporto al loro partner e a cercare conforto quando si sentono in difficoltà. Non temono l’abbandono o di dipendere dagli altri. Le esperienze affettive non vengono vissute in funzione dell’altro, ma in un alternarsi di richieste e offerte d’amore. Nei casi di rottura di una relazione in genere non perdono la stima di se stessi, per cui pur provando dolore sono in grado di ripartire costruendo nuove e più affidabili relazioni affettive. Ciò contribuisce ad evitare l’illusione di un Falso Senso di Sicurezza e di creare nelle relazioni una buona intimità, per cui il loro rapporto tende ad essere alla pari, aperto, onesto ed amorevole, evitando così relazioni fantasiose, in cui prevale l’abitudine a stare insieme, piuttosto che i comportamenti di reciproca affettività ed amore. Infine sono disponibili a comprendere e perdonare gli errori del partner (che è diverso dall’illudersi o di accettare passivamente), in quanto credono di potersi fidare dell’altro.
I diversi modelli di attaccamento non sono separati da confini netti, ma vi sono punti di contatto e di sovrapposizione tali da determinare il passaggio graduale dell’uno nell’altro. Questi elementi intermedi costituiscono le sottoclassi.
L'Attaccamento Sicuro si suddivide nelle sottoclassi B1, B2, B3 e B4. Le sottoclassi B1 e B2 gradualmente vanno verso il modello di tipo A (ansioso evitante), in quanto sono caratterizzati dall’essere moderatamente evitante. I bambini, nella sottoclasse B1, non richiedono il contatto fisico in quanto per loro è sufficiente una semplice interazione vocale; mentre quelli nella sottoclasse B2 manifestano un comportamento evitante durante il primo ricongiungimento e un attaccamento di alta intensità nel secondo ricongiungimento.
La sottoclasse B4 si avvicina al modello di attaccamento di tipo C (ansioso ambivalente). I bambini B4, manifestano apprensione o un certo grado di paura, rispetto alla presenza o meno della loro figura di attaccamento. Ad esempio, se nel loro ambiente compare un estraneo generalmente cercano la vicinanza e il contatto fisico con il Caregiver. Ciò significa che richiedono per calmarsi dopo la separazione, maggiori attenzioni prima di ritornare ad esplorare. La sottoclasse B3 rappresenta il prototipo del bambino sicuro, in cui il suo controllo è soggetto a una regolazione di tipo continuo ed è mantenuto a un basso livello di attivazione, in quanto si limita a controllare la posizione del Caregiver e quindi è in grado successivamente di continuare ad esplorare o a giocare.