Effetto Ormoni
di Antonio Sammartino
09/02/2000
Anche se la donna non mostra segni esteriori sullo stato della sua fertilità, sembra che possa lanciare segnali attivati dagli ormoni sessuali, in grado di influire anche sulle sue corde vocali e sulla laringe. Infatti, sembra che in prossimità dell’ovulazione, cioè nel periodo di maggiore fertilità, la voce della donna assume una tonalità più sensuale, al fine di stimolare inconsapevolmente l’interesse del partner, in quanto l'espressione della sessualità nella donna, dal punto di vista biologico, è finalizzato alla riproduzione.
Alcuni giorni prima dell’ovulazione la libido femminile si intensifica, l’interesse per il sesso aumenta, si incrementa la produzione dei feromoni che causano l’invio inconsapevole di messaggi, il cui fine è di sollecitare la risposta sessuale del partner, dando forma così ad un perfetto meccanismo di sincronizzazione fra l’istinto sessuale e la naturale necessità biologica della procreazione. I feromoni influenzano l’odore e il gusto che può trasmettersi anche attraverso “gustosi baci”.
Per meglio comprendere l’azione degli ormoni e il loro effetto sulla psiche della donna, possiamo immaginarli come individui dotati di ben definiti attributi caratteriali.
Nella donna, l’effetto degli ormoni è travolgente e imperioso. Infatti gli Estrogeni, in determinati periodi, sono sbrigativi, in altri aggressivi, seduttori, divoranti, potenti alleati di diverse sostanze chimiche cerebrali legate al piacere e al benessere, quali la Dopamina, la Serotonina, l’Ossitocina, l’Acetilcolina e la Norepinefrina.
L’Ossitocina, rende seducenti, accresce la fiducia, consente di percepire emozioni, induce una sensazione di soddisfazione, di piacere ad aiutare e a servire. Confortata dalla Vasopressina che spinge verso la socializzazione e le relazioni sentimentali. In generale il Progesterone tende a restare in secondo piano, ma quando interviene è una tempesta che rovescia gli effetti degli estrogeni, in quanto il Progesterone può essere metabolizzato in diversi modi, ciò significa che può alterare la produzione di Allopregnenolone e di Pregnenolone.
L’Allopregnenolone è un antidepressivo per il cervello, ma se prodotto in quantità minori induce effetti ansiolitici, mentre se aumenta la produzione di Pregnenolone si manifestano sintomi di nervosismo, instabilità emotiva, perdita del controllo, agitazione, insonnia, difficoltà di concentrazione, affaticabilità, ansietà e depressione.
L’ubriacatura ormonale continua con la Vasopressina, che è in grado di indurre nella donna atteggiamenti tipicamente maschili. Il Testosterone è un seduttore, deciso, aggressivo, insensibile, mentre il Cortisolo e dinamico, scattante, molto sensibile fisicamente ed emotivamente.
Gli ormoni sessuali, Estrogeni, Progesterone e Androgeni condizionano fortemente l’attività emotiva, cognitiva e neurovegetativa della psichica femminile, in modo particolare agiscono sulla regolazione dell’umore, non a caso, la depressione e quel senso di solitudine percepito, è generalmente causato da disturbi ormonali.
Le variazioni degli ormoni sessuali condizionano fortemente anche le emozioni fondamentali che regolano l’esperienza emotiva: desiderio, piacere, collera, rabbia, ansia, paura, timore, angoscia da separazione e da solitudine. Gli ormoni maschili rendono l’individuo più sensibile all’ipersessualità, potenziano l’aggressività che può manifestarsi sotto forma di collera e rabbia, mentre gli estrogeni rendono la donna più vulnerabile all’ansia, alla paura e all’angoscia da separazione.
Rispetto al progesterone, gli estrogeni e gli androgeni potenziano la capacità delle cellule neuronali a proteggersi dai fattori tossici ambientali, inoltre contribuiscono a migliorare l’efficacia comunicativa fra i neuroni, in quanto agiscono sulle spine dendritiche e sui ponti cellulari usati dalle cellule per comunicare; inoltre, negli individui geneticamente predisposti possono causare sensibili fluttuazioni dei neurotrasmettitori che regolano l’umore.
Le fluttuazioni neuro-ormonali, oltre ad alterare le manifestazioni psichiche, agiscono anche sul corpo. Ad esempio la caduta degli estrogeni, che segue la fase dell’ovulazione, causa una riduzione dei livelli di serotonina, il principale ormone responsabile della regolazione del tono dell’umore, ciò può causare in diverse donne un senso di depressione. Inoltre l’umore è anche influenzato dall’Endorfine, le molecole della gioia, che in assenza di estrogeni si riducono in modo significativo, si riduce anche la Dopamina, l’acceleratore biochimico del desiderio e della voglia di fare, per cui si riduce il desiderio sessuale, la capacità di concentrazione intellettuale e di espressione dei propri sentimenti. In altri termini si riduce la capacità di gestire in modo positivo e costruttivo i rapporti interpersonali, si incontrano maggiori difficoltà nel difendere i propri diritti e nello scegliere il comportamento che meglio si adatta in funzione delle circostanze.
Nei primi 14 giorni del ciclo, con l’aumentare degli estrogeni, aumenta anche la quantità di Testosterone che il cervello della donna usa, per cui migliorano le sue capacità di memoria, mentre dal 14 giorno in poi, gli improvvisi afflussi di Noradrenalina (sostanza chimica presente nel cervello) sono responsabili dell’aumento del ritmo cardiaco, del nervosismo, degli scatti di rabbia e di una diffusa sensazione di euforia e gioia. Tuttavia, con l’aumentare della Noradrenalina, diminuisce la Serotonina, che contribuisce a stabilizzare l’umore e a far emergere i sentimenti positivi.
Durante i primi 14 giorni del ciclo il rendimento del cervello raggiunge i massimi valori possibili, in quanto prevalgono le capacità creative, mentre nei restanti giorni prevale la razionalità.
Durante il flusso mestruale il livello degli ormoni sessuali (estrogeni, androgeni e progesterone) raggiungono valori molto bassi. Ciò può essere fonte di sconforto, depressione, paura, solitudine, disorientamento, assenza di energia e capacità progettuale, ma anche di suscettibilità, irritabilità, intolleranza, per cui le relazioni sociali diventano problematiche, aumenta la tendenza inconsapevole all’irrazionalità e all’aggressività. A questo stato psichico si associano anche i dolori causati dalle contrazioni uterine che seguono la fase di scollamento ed espulsione della mucosa uterina, resa superflua dalla mancata fecondazione.
Per fortuna, questo stato psichico di negatività è di breve durata, in quanto viene quasi subito intercettato dal sistema di autoregolazione degli ormoni ipofisari, che riprende a funzionare.
Inizia così la funzione di stimolo delle gonadi, che prepara i presupposti per un risveglio primaverile, prima di inondare la mente con una rinnovata carica psichica di positività, che contribuisce anche a rendere il corpo più soffice e sensuale.
Questa percezione diffonde una rinnovata sensazione di rinascita, che progressivamente si ricarica di una intensa energia esplosiva, che contribuisce a diffondere positività e fiducia nei riguardi dei progetti di vita. La diffusione di quel senso di comprensione e tolleranza contribuisce migliorare l’intimità e ad infondere un maggior senso di benessere alle relazioni.
Nelle donne che hanno un ciclo mestruale regolare, la durata media del ciclo è di 28 giorni, ma viene considerato normale anche se varia da 24 a 34 giorni. La fase soggetta a variazione è quella Preovulatoria, mentre dall’ovulazione alla mestruazione trascorrono sempre 14 giorni, perché gli eventi ormonali si controllano reciprocamente.