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Library: Psicologia - Meccanismi Mentali

Tutte le cellule del corpo sono sessuate
di Antonio Sammartino    20/02/2000

Ogni cellula del nostro corpo possiede 46 cromosomi, suddivisi in due coppie di 23, di cui 22 non sessuali detti Autosomi e una coppia denominata Cromosomi Sessuali (XX e XY). Uno di questi, nelle cellule dell’uomo, è il Cromosoma Y, che causando una variazione nella produzione degli ormoni sessuali che circola nel sangue, modella sessualmente il nostro corpo, agisce sul cervello e crea le differenze fra i due sessi. Inoltre, due diversi tipi di ormoni sessuali l’androgeno e l’estrogeno, presenti in quantità diversa in entrambi i sessi, contribuiscono a determinare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari maschili e femminili. Questo sviluppo si accentua durante il passaggio dall’età infantile alla pubertà. 

Il centro del desiderio sessuale è prevalentemente localizzato in una specifica parte del cervello, denominata Area Limbica. Questa area si attiva durante il periodo dello sviluppo puberale e resta attiva per l’intera esistenza. Le fantasie erotiche e l’attrazione verso l’altro sesso, cioè lo stimolo interiore che risveglia il desiderio sessuale, risiede in questa area e si attiva mediante messaggeri chimici che provengono dalle aree vicine, dalla corteccia cerebrale e dagli ormoni che circolano nel sangue. La perfetta interazione di questi meccanismi e la capacità di modulazione degli ormoni, sono quindi i principali responsabili della biochimica dell’amore. 
L’effetto benefico degli estrogeni (ormoni sessuali femminili) sulla libido non è una conseguenza della stimolazione diretta di parti sensibili del corpo, ma è causato da quella particolare sensazione di benessere, percepita da alcune aree del cervello. 
Gli androgeni (ormoni sessuali maschili) invece hanno un effetto benefico diretto, per cui sono i principali responsabili del risveglio del desiderio, delle fantasie erotiche e quindi dell’esplosione dello stimolo interiore all’attività sessuale. 
La sessualità nella donna non è una semplice attività, come accade nell’uomo, il cui fine è quasi esclusivamente quello di procurarsi il piacere, ma rappresenta un complesso fenomeno in cui intervengono anche cause non strettamente erotiche sessuali. Infatti, la sessualità nella donna è fortemente condizionata dalle innumerevoli tempeste ormonali che sono alla base, di quel complesso processo neuro-chimico, che regola la sua libido. Inoltre, come in tutti gli individui, il bisogno di intimità, dipende anche da fattori psicologici e cognitivi, dal bisogno di affetto inteso come intimità emotiva, dall’aggressività espressa in modo diretto o indiretto, dalla necessità di scaricare tensioni cognitive o di ottenere vantaggi di natura diversa. Infine anche la storia personale, un rapporto non sereno con il proprio corpo, un alto livello di ansia o di stress, le abitudini, i ricordi, le esperienze passate, le vecchie relazioni, la tristezza, la solitudine, l’ansia possono condizionare l’agire erotico, inibire il desiderio sessuale e creare difficoltà ad abbandonarsi.
Durante il periodo della gravidanza, in molte donne, si ha una progressiva riduzione del desiderio, accentuato dall’ostacolo del pancione, dalla diminuzione degli estrogeni e dall’aumento del livello del progesterone, che agisce da sedativo, mentre dopo il parto il desiderio si attenua a causa dell’aumento della prolattina. Anche lo stress e l’uso di antidepressivi contribuiscono all’aumento della prolattina, e quindi ad un calo di desiderio, mentre la depressione e la menopausa, sono responsabili di una progressiva riduzione degli estrogeni e degli androgeni, che causano quindi una diminuzione del desiderio erotico. Ulteriori cause di disturbo possono derivare dai forti condizionamenti sociali, morali e religiosi che la donna subisce, che contribuiscono ad accentuare l’inibizione e la libera espressione di desideri ed emozioni. 
L’errato convincimento che l’appagamento sessuale maschile sia prioritario rispetto a quello femminile, il timore di essere criticate, sminuite o abbandonate, le obbliga spesso ad accettare rapporti anche in assenza di desiderio. Ciò contribuisce a creare rabbia repressa e frustrazione che l’allontanano dalla ricerca di una propria dimensione sessuale. Infine, eventuali problemi di lubrificazione vaginale possono, durante il rapporto, causare un senso di fastidio che induce la mente a spegnere il desiderio, al fine di evitare il dolore, inoltre la mente può, in diverse situazioni, attuare anche un meccanismo di difesa, che consiste nel consigliare alla donna di evitare un eventuale rapporto sessuale, anche se giustificato da motivazioni affettive o istintuali. 
L’incidenza degli ormoni nella donna non è solo negativa. Infatti il desiderio si accende, per esempio, durante il periodo dell’ovulazione, cioè a metà ciclo, al fine di favorire la riproduzione. Il desiderio sessuale si risveglia con il crescere del legame affettivo, con il consolidarsi della stima e della fiducia nell’altro, con la capacità a saper risvegliare il celato senso della passione. Inoltre può rafforzarsi con l’autostima, con una buona immagine di sé, con la qualità delle relazioni che è in grado di stabilire con le persone che la circondano. 
Ritenere la sessualità, una esperienza privata, è fonte di vergogna che nasce da una disinformazione strategica, che consente alla pornografia e alle perversioni di diffondersi in modo incontrollato, dando la possibilità, alle menti distorte, di trasformarsi in pericolosi e perversi malati sessuofobici. Questi atteggiamenti sessuofobici disturbanti e disfunzionali, nei riguardi del sesso, sono il risultato di cattiva o assente educazione sessuale e dal vivere in ambienti che hanno fortemente condizionato e compromesso uno armonico sviluppo erotico sessuale.

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