La scoperta del Piacere
di Antonio Sammartino
25/02/2000
Una convinzione molto diffusa ritiene che il sesso sia penetrazione o appagamento di un piacere e che un rapporto debba terminare con un orgasmo, non con la soddisfazione di un bisogno. Questa convinzione spesso obbliga la donna a fingere un orgasmo, per esprimere un bisogno di concedersi il piacere, per il timore di non essere considerata una buona amante, perché si vergogna di esprimere i suoi desideri, ma soprattutto per un senso di rispetto verso il suo partner, per evitare di ferirlo nel suo orgoglio.
Questa esigenza di normalità, spesso obbliga la donna a negare l’esistenza di un bisogno al femminile, necessario per vivere una sessualità più adeguata alle sue esigenze. Una sessualità considerata un dovere, piuttosto che una possibilità di libertà nell’esprimere sensazioni ed emozioni.
In questa visione di normalità il desiderio di una vita di coppia, il piacere di stare con l’altro, i motivi razionali, economici e sentimentali, sono spesso considerati più importanti dell’orgasmo. Amare una persona è diverso dal desiderarlo. Una donna è soddisfatta, perché percepisce di essere amata, apprezza i gesti di tenerezza e di passione in quanto gli consentono di percepire il calore di una presenza importante, ma spesso l’assenza di un erotismo al femminile, la obbliga a desiderare che il rapporto finisca nel minor tempo possibile.
In una relazione occorre ricercare un adeguato modo per una sincera confessione, per un dialogo senza accuse o aggressioni, fatto di spiegazioni, nella certezza che la sincerità possa essere apprezzata piuttosto che ferire, nella convinzione che quando non si riesce a confessare la propria insoddisfazione, probabilmente nel rapporto di coppia, non vi è più comunicazione. Occorre ricercare occasioni per stabilire un dialogo, per parlare delle proprie emozioni, sentimenti e desideri, in quanto esprimere i propri bisogni, è un percorso indispensabile per l’evoluzione di un rapporto, in cui deve prevalere il dare e il ricevere, senza alcun obbligo. Spesso la donna si sente prigioniera di un rapporto monotono e ripetitivo in quanto non avviene nulla di nuovo o di creativo, quindi inevitabilmente finisce per annoiarsi.
La chiave del piacere femminile è in primo luogo un’adeguata conoscenza del corpo della donna, è entrare nelle sue emozioni, è percepire le sue sensazioni e i suoi bisogni. Solo se il partner conosce ciò che fa godere la sua donna, se è in grado di capire, quando sente il bisogno di tenerezza, quando quello di possesso nel senso erotico del termine. Nella donna, l’orgasmo non è un riflesso visibile e automatico come nell’uomo, ma è una conquista che occorre saper apprendere, in quanto le modalità per raggiungerlo sono diverse e cambiano a seconda delle circostanze. Non è il raggiungimento di un traguardo, ma un percorso attraverso le emozioni che possono guidarla verso il piacere.
L’autoerotismo è un modo semplice per scoprire le proprie zone erogene, ma è anche molto importante riuscire a liberarsi dalle inibizioni, dai sentimenti di pudore, angoscia e vergogna, per riuscire a comprende se stessa e per trasmettere queste scoperte al proprio partner. Ovviamente è indispensabile una comprensione libera da pregiudizi e giudizi, che eviti di compromettere la volontà della donna di comunicare i suoi desideri e le sue voglie. Spesso ci si chiede se è normale masturbarsi anche quando si ha un partner. L’autoerotismo è una delle prime esperienze sessuali, è il primo contatto di intimità, è un efficace modo per scoprire il proprio corpo, i suoi meccanismi erotici, le relative reazioni per apprezzare i possibili piaceri, piuttosto che la loro negazione.
Abbandonarsi all’energia sessuale è un modo per generare quel benessere interiore in grado di influire positivamente su i diversi aspetti del nostro vivere quotidiano, consentendoci di entrare in intimità con il nostro corpo e con quello del nostro partner. L’autoerotismo è un gioco sessuale da condividere con il proprio partner, è un piacere privatissimo, è un percorso privilegiato verso il piacere, è un’attività intima in grado di procurare piacevoli sensazioni, è un modo per rilassarsi, è una valida alternativa ai periodi di astinenza, è una variante alla penetrazione in grado di liberare l’immaginario erotico. Purtroppo spesso è imbarazzante parlarne. Occorre farsi coraggio, in quanto non vi sono particolari motivi per soffocare o inibire il proprio erotismo, occorre inserirlo con intelligenza anche nel rapporto di coppia, in quanto può consentirci di superare quelle situazioni in cui il partner, non riesce a soddisfare i nostri bisogni sessuali. Tuttavia occorre evitare che divenga la principale fonte di piacere.
Per una donna la soddisfazione sessuale è il risultato di tante piccole cose. Occorre tempo e impegno per scoprire ciò che può donare piacere, ma soprattutto è importante far conoscere al partner la nostra sessualità nascosta. L’educazione imposta dalla famiglia, dalla società e dalla religione trasmette un errato timore e senso di colpa, che contribuisce ad inibire l’erotismo. Occorre quindi sviluppare il proprio immaginario ed alimentare il desiderio di vivere nuove esperienze erotiche, in grado di creare situazioni che eliminano l’inibizione, in modo da favorire il crescere progressivo dell’eccitazione e del desiderio. Le prime volte è difficile accarezzarsi, in quanto non si è in grado di alimentare le proprie fantasie, che vengono istintivamente respinte, per motivi romantici, per pudore o senso di colpa. Una fantasia erotica è immaginaria, ma se realizzata diventa esperienza, alcune volte piacevole ed eccitante, altre volte deludente. Occorre acquisire la sensibilità ad adeguare il nostro immaginario erotico alla realtà, tenendo conto delle differenze che vi sono fra le fantasie erotiche maschili e quelle femminili. Infatti, mentre negli uomini sono rivolte quasi esclusivamente verso la realizzazione di un rapporto, nelle donne servono ad aumentare gradualmente il desiderio e l’eccitazione.
La sessualità è qualcosa di complesso, spesso regolata da manifestazioni corporee, da sensazioni, da condizionamenti psicologici, da esperienze sensoriale che consentono di tradurre il desiderio in eccitazione.
L'ostacolo più difficile da superare è sicuramente quello di informare il partner sulle proprie voglie, in quanto il sesso è un argomento che genera imbarazzo. Cambiare i ritmi e le modalità del rapporto sessuale favorisce l’intesa con il proprio partner e consente di acquisire una maggiore conoscenza del proprio corpo. Infatti, in alcune donne prevale il fattore psicologico, quindi desiderano sentirsi amate e coccolate. Per eccitarsi hanno bisogno di tempi lunghi, quindi preferiscono posizioni che consentono di guardare il partner, di baciarlo, in altre invece prevale il fattore fisiologico, quindi hanno bisogno di trovare la posizione, il modo e la tecnica più idonea per poter raggiungere l’orgasmo.