La funzione sessuale
di Antonio Sammartino
15/02/2000
La natura, nel creare il piacere sessuale, ha donato 9 parti alla donna ed una all’uomo.
La funzione sessuale è fortemente influenzata dagli ormoni. L’androgeno e l’estrogeno, presenti in quantità diversa in entrambi i sessi, sono i due tipi di ormoni sessuali, che contribuiscono a determinare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari. La loro azione è molto intensa nel periodo compreso fra l’età infantile e la pubertà. Gli estrogeni vengono prodotti principalmente dall’ovaio, in risposta allo stimolo di un ormone ipofisario. Una piccola quantità di estrogeni è anche prodotta dalle ghiandole surrenali e dalla conversione di alcuni ormoni, mentre l’androgeno è prodotto dalla ghiandola surrenale. La sua principale funzione è di stimolare e controllare lo sviluppo e il mantenimento delle caratteristiche maschili.
Il piacere sessuale non è un semplice bisogno e non si limita ad una particolare parte del corpo, ma coinvolge l’intera persona. Con l’inizio della pubertà l’uomo è in balia degli ormoni che lo spingono a cercare un modo per scaricare la tensione che creano. L’autoerotismo è il modo più semplice e naturale, per poter raggiungere tale obiettivo. Inoltre, questa spinta ormonale lo obbliga a far prevalere il bisogno di sesso, rispetto ad una necessità affettiva, che può trovare spazio solo dopo aver soddisfatto le spinte ormonali.
Nella donna il risveglio ormonale è finalizzato alla fertilità e solo marginalmente si indirizza verso un fine di tipo sessuale. L’espressione della sessualità femminile è fortemente influenzata dalle fluttuazioni ormonali, è un’alchimia di componenti biologiche, psicologiche, sociali e culturali ed è fortemente condizionata dagli eventi riproduttivi.
L’uomo ha un rapporto diretto, visivo e tattile con il suo sesso, si eccita a partire dai genitali, per cui per poter condividere un sentimento erotico deve imparare a trasformare la sua eccitazione in sentimenti, mentre nella donna il sesso è interno, inaccessibile alla vista e quindi più difficile da stimolare rispetto a quello dell’uomo. Quindi la donna, per iniziare uno scambio sessuale, deve imparare a far circolare la sua eccitazione che, partendo dalla zona emozionale, deve raggiungere quella genitale, per poter successivamente ritornare alla mente sotto forma di piacere sessuale. Questa differenziazione spiega in parte il diverso modo dell’uomo e della donna, nel rapportarsi con la propria genitalità.
La sessualità, non è solo relazionale, ma è anche qualcosa di personale, un gioco di scambi affinché entrambi i partner possano raggiungere la soddisfazione, proponendo le proprie fantasie che eccitano e divertano, piuttosto che realizzarsi attraverso giudizi che possono soffocare i desideri. Quindi, il piacere sessuale, deve trovare una sua collocazione in un progetto complessivo esistenziale e di coppia. Per questo motivo, l’Educazione Sessuale da sola, in quanto tecnica, non è sufficiente a fornire strumenti adeguati, per cui deve essere supportata anche dall’Educazione Sentimentale. In realtà i due diversi tipi di educazione si devono integrare.
La risposta delle zone erogene, sotto l’influenza degli stimoli migliora, se vengono regolarmente attivate e se si apprende ad estendere la reattività corporea. Anche la potenza dell’immaginazione diventa più fervida se è spesso sollecitata ad intervenire, diversamente l’affievolirsi delle spinte ormonali e metaboliche, tipica dell’età avanzata, causa lentamente lo spegnersi del desiderio.
Purtroppo la disumana cultura etica-religiosa, fondata su aride premesse sessuofobiche, ha contribuito a creare nel tempo una visione distorta del piacere sessuale e delle relazioni sentimentali, che ha prodotto notevoli guasti relazionali ed ha contribuito al diffondersi di diversi disturbi psicofisici e a creare i presupposti per lo sviluppo di diverse perversioni.
Inoltre la possibilità di sperimentare le relazioni e la sessualità è stata storicamente, per effetto della morale comune, concesso all’uomo, ma negato alla donna. Apparentemente ciò sembra aver favorito la sessualità maschile e inibito quella femminile, in realtà ha creato una serie di difficoltà che hanno reso più difficile realizzare quel necessario sincronismo fra sentimento, emozioni, desiderio e piacere, indispensabile per poter realizzare un’ottimale relazione di coppia. Quindi una donna, condizionata ad accettare il piacere solo se legittimato dal sentimento, incontrerà difficoltà ad abbandonarsi al desiderio, mentre un uomo educato in un ambiente prevalentemente maschilista, incontrerà difficoltà nel coniugare il sesso con i sentimenti e quindi tenderà ad integrare alla relazione con la donna che ama, un rapporto con un’altra donna, nella speranza di riuscire ad ottenere migliori esperienze di piacere, attraverso rapporti sessuali extraconiugali.
Spesso l’infedeltà si sviluppa anche attraverso un coinvolgimento emotivo, che precede il desiderio di avere rapporti sessuali e si manifesta mediante un profondo legame affettivo con l’amante. In quest’ultimo caso, spesso non prevale il bisogno di perdere i confort della famiglia, ma il timore di perdere l’amante, nell’istante in cui diventa moglie. Da queste difficoltà si sviluppa una incomprensione sensoriale che difficilmente riesce a coordinarsi con le emozioni di entrambi i partner.
E’ fondamentale durante lo sviluppo ricevere un’adeguata educazione sentimentale e sessuale, in quanto l’innamoramento è anche la possibilità di scoprire una sana sessualità e un adeguato piacere, necessari per creare sintonia, nella fusione dei corpi, sublimati da una forte componente emotiva ed affettiva. Ciò può contribuire a migliorare la propria immagine, a disporsi con serenità al giudizio e soprattutto a percepirsi come individuo in grado di amare e di saper risvegliare nell’altro un interesse, fondamentale per una dolce e serena esistenza affettiva. Infatti, spesso l’assenza di autostima può essere causa di esperienze tormentate e fallimentari, che difficilmente l’individuo riesce ad individuare fra le sue difficoltà.