Motivazioni inconsce dell’innamoramento
di Antonio Sammartino
01/03/2021
Un breve viaggio alla scoperta delle motivazioni inconsapevoli, che determinano il desiderio di innamorarsi e il bisogno di esprimere la propria sessualità.
Probabilmente il bisogno di essere in due, è parte di una eredità biologica e di quella forma di accudimento sperimentata nel primo periodo dell’esistenza, il tutto sollecitato da un bisogno storico e culturale, che nel corso dei secoli si è trasformato, da una alleanza per affrontare i pericoli (bisogno di sicurezza fisica) in una unione necessaria per esprimere i sentimenti (o bisogno di vivere gli affetti), al fine di attenuare l’ansia indotta dal potenziale timore dell’essere soli, che non deve essere interpretato come una irrazionale e sciocca debolezza infantile, in quanto ci consente di rafforzare la sicurezza, donandoci anche quella fantastica e dolce sensazione di sentirsi cullati dal caldo abbraccio dell’amore.
Ciò accade perché la complicata sovrastruttura dei processi cognitivi ed emotivi, anche se intelligibili, sono condizionati dalle primitive tendenze genetiche che si sono formate, nel corso dei secoli, anche se in ambienti diversi da quelli attuali. Queste tendenze genetiche, per alcuni scienziati, sono insensibili alla semplice influenza della mente, altri invece ritengono che il comportamento biologico può essere controllato da forze invisibili, quali ad esempio il pensiero. Inoltre il rischio assoluto di essere soli e fragili è ancora molto alto, anche se ciò non appare evidente alla nostra consapevolezza.
Durante questo processo evolutivo, una funzione fondamentale è sempre stata quella strettamente connessa con la sessualità, che a livello biologico è finalizzata al rapporto sessuale e alla procreazione, mentre per gli aspetti psicologici è finalizzata alla relazione e al piacere indotto dall’orgasmo, la cui conseguenza è quella di inondare l’organismo, dei necessari ormoni, in grado di rafforzare gli affetti, specialmente quando il sistema ormonale attenua il livello degli ormoni che hanno scatenato l’innamoramento, restituendo all’individuo la capacità razionale del giudizio, che rende meno accettabile, ciò che non condividiamo del sistema comportamentale del partner.
La ricerca di un partner, oltre ad essere un bisogno biologico, è anche una necessità psicologica consapevole sollecitata da esigenze sociali e da un bisogno psicologico inconsapevole indotto dai sistemi comportamentali istintivi, la cui formazione è determinata dalla qualità dell’accudimento ricevuto, durante i primi anni di vita, dalla figura di riferimento (generalmente la madre) e della qualità dei rapporti affettivi vissuti, durante il periodo di formazione della base istintiva che controlla l’innamoramento, che è fondamentale nel determinare la capacità dell’individuo adulto a vivere gli affetti.
La prima forma di attaccamento è costituita da un profondo legame che si crea fra il bambino e le sue figure di riferimento (i genitori), dai quali non desidera essere separato perché ha bisogno di ricevere cura, amore e sicurezza. Ha bisogno di queste figure di riferimento per poter avere conferma sulle sensazioni che vive e che non riesce pienamente a comprendere. Su questa dipendenza fisica ed emotiva, il bambino costruisce la sua base sicura, da cui dipenderà la sua autonomia e maturità, attraverso una lenta fase di crescita, che principalmente consiste nella acquisizione della capacità a sapersi separare dall’oggetto del suo amore, senza che questa separazione comporti una perdita interna (nel senso che continua ad esistere dentro), come amore interiorizzato, affidabile e sicuro, a cui è sempre possibile accedere, anche se la persona non è fisicamente presente.
La qualità dell’accudimento ricevuto determinerà gli stili di comportamento che guiderà il bambino nelle sue future relazioni affettive, determinerà il modello su cui si orienterà nella scelta del partner e sul come si comporterà nella relazione con l’altro. Per cui se il bambino, per esempio, è stato maltrattato, poco amato o svalorizzato, orienterà le sue scelte verso un partner che tende (non avendo ricevuto ciò di cui aveva bisogno) a confermare il copione che ha già vissuto. Tuttavia esiste la possibilità di evitare questa coazione a ripetere se l’individuo, attraverso la consapevole conoscenza di sé stesso, riesce a rompere gli ancestrali automatismi che alterano la sua percezione, della realtà attuale.
Per questo generalmente i motivi che sono alla base della scelta della persona di cui ci si innamora, sono quasi sempre ignoti a livello cosciente, perché sospinti da una emozione che ha un'origine remota, che simbolicamente risveglia sensazioni che scatenano, un’attrazione sessuale oppure un colpo di fulmine che accende la passione o un bisogno di affetto che si manifesta sotto forma di innamoramento.
Questa intensa emozione, anche se sollecitata da un evento esterno, apparentemente casuale (l’incontro), è originata da un complesso meccanismo biologico, pilotato dal sistema ormonale, che risveglia o un bisogno infantile insoddisfatto che si manifesta sotto forma di Amore Deviato o come desiderio di esprimere, in un equilibrato rapporto di scambio affettivo, la capacità a vivere i sentimenti sotto forma di Amore Romantico.
Questi meccanismi biologici che costituiscono il Circuito Neuronale dell’Innamoramento, non influenzano solo la scelta del partner, ma condizionano anche i diversi rapporti, che sono alla base delle relazioni sociali.
Un errore che commettono spesso gli innamorati, è di considerare la sessualità un rapporto necessario per soddisfare un bisogno fisiologico, sollecitato dalla maturazione del sistema ormonale, finalizzato al rapporto sessuale o alla procreazione. In realtà la sessualità è fondamentale per consolidare le relazioni affettive.
La scoperta dovuta a Freud, di una sessualità infantile non finalizzata al rapporto sessuale, anche se strettamente connessa alla ricerca del piacere è paragonabile alla sessualità adulta finalizzata ad un rapporto sessuale soddisfacente in grado di condurre all’orgasmo. Anche se diverse nella sostanza e negli obiettivi sociali ed affettivi, entrambi i tipi di sessualità, attivano il Circuito Neuronale dell’Amore, l’unico in grado di segnalare alla coscienza quel piacere in grado di trasformare, banali gesti meccanici (sguardi, sorrisi, tono della voce, carezze) in azioni di tenerezza necessarie per consolidare i legami affettivi e sperimentare la componente erotica dell’amore.
Il fine è di donare alla relazione quella serena e dolce passione in grado di costruire un progetto di vita che si alimenta attraverso il desiderio, che può essere influenzato dalla volontà, piuttosto che attraverso il bisogno, che nascendo da una mancanza, spesso non sopportabile, che inevitabilmente spinge l’individuo verso una soddisfazione immediata per liberarsi dalla sofferenza e dell’ansia.