Temperamento e Carattere
di Antonio Sammartino
08/02/2020
La Personalità è un’alchimia fra il Temperamento, fattore quasi immutabile perché determinato dalla fisicità e il carattere acquisito attraverso le esperienze maturate nel corso del processo evolutivo della persona e in modo particolare durante la prima infanzia.
La personalità è l’adattamento del temperamento e del carattere alle regole educative e morali imposte dalla società in cui viviamo. Questo adattamento non è indolore per l’individuo che, per timore di essere respinto dalle persone che sono emotivamente importanti per lui, rimuove i conflitti comprimendoli e spingendoli nell’inconscio. Questa rimozione si trasforma in energia psichica repressa, che tuttavia rimane attiva. Questo processo di rimozione mortifica i nostri atteggiamenti e comportamenti.
A volte non riusciamo a vedere chi si ama o chi ci ama perché guardiamo solo agli aspetti negativi, forse perché non vogliamo più amare, anche se non riusciamo a disprezzare. Allora decidiamo di vivere in uno stato di perenne sensazione, con quel diffuso senso di desiderio, con quella strana voglia di amare e quel irrefrenabile bisogno di dover tenere sotto controllo tutto ciò che ci riguarda, soffocando per timore degli imprevisti, quel desiderio di voler correre dietro agli eventi.
Spesso gli eventi che ci accadono sembrano governati dal fato, mentre in realtà il nostro destino è determinato dalle scelte che facciamo nel tempo, sotto l’influsso del nostro temperamento e carattere.
Attraverso la comprensione e la consapevolezza è possibile governare il nostro futuro, indirizzandolo verso traguardi più vicini ai reali bisogni e desideri. Le nostre convinzioni condizionano le relazioni e il modo di come ci comportiamo con gli altri. In un certo senso è come se gli altri si adoperassero a non tradire le nostre aspettative. In questa visione, parte del destino è determinato dal nostro atteggiamento. Ad esempio, se si vive nel timore di venir abbandonato o di essere tradito dal partner, inconsciamente si adottano comportamenti che in un certo senso favoriscono il verificarsi di ciò che si teme. La sfortuna quindi, in un certo senso non esiste come realtà, ma è un prodotto psicologico che si crea e si sviluppa nella mente e trova il modo per concretizzarsi attraverso gli atteggiamenti e quindi le scelte.
Immaginammo, per esempio, di aver avuto relazioni sentimentali negative, a seguito di ciò il nostro carattere lentamente si modifica, in quanto comincia a prevalere la diffidenza che attenua il senso della fiducia. Aspettarsi il peggio da una relazione, consente a livello inconscio, di adottare una serie di strategie difensive, nell’illusione di evitare ciò che si teme. La convinzione che tutti gli altri sono inaffidabili prende possesso della mente, che inizia a modellare comportamenti alimentati dalla diffidenza e dalla mancanza di stima. Questo senso di diffidenza viene percepito dall’altro come un atto di ostilità, come segnale di mancanza di interesse che inevitabilmente lo obbliga a modificare il suo sentire.
Immaginiamo ora, indipendentemente dalle esperienze avuto nel passato, di attuare comportamenti basati prevalentemente sulla fiducia, sull’ottimismo e sulla disponibilità. Questa predisposizione impedisce all'atteggiamento di modificarsi in negativo, che favoriscono di analizzare i comportamenti con un maggior senso di obiettività. Questo modo di atteggiarsi può contribuire a rendere più gradevole la propria immagine, favorendo un armonioso sviluppo del buon senso, in grado di alimentare con intelligenza la generosità, la comprensione, l’affetto e l’amicizia, anche se la stupidità spesso si ingegna per moltiplicare gli atti di malvagità. Inoltre non bisogna temere gli errori, ma occorre imparare a saperli controllare con l’intelligenza.
Questa disponibilità aiuta a sviluppare il senso della curiosità, dell’umorismo, dell’intuito e dell’ascolto. Ciò predispone a comprendere gli eventi, anche da un punto di vista diverso dal nostro. Ascoltare non significa udire, ma acquisire una più efficace sensibilità e attenzione nel capire sia gli altri, che sé stessi. Ciò consente di cogliere il vero significato degli eventi e delle circostanze e ci abitua a pensare e ad avere una opinione anche diversa da quella che in genere ci impongono le nostre abitudini.