Come nasce l'amore
di Antonio Sammartino
21/05/2017
L’identità sessuale, base dell’innamoramento, dipende da reazioni biochimiche
È impossibile parlare di sentimenti, attrazione fisica, colpo di fulmine o grande amore, se si ignorano i processi biologici, che governano i comportamenti e determinano i nostri atteggiamenti affettivi. Infatti, l’identità sessuale, base dell'innamoramento, dipende da reazioni biochimiche che si innescano nel sistema nervoso centrale.
Il cervello nasce femmina e si trasforma successivamente in maschio sotto l’effetto del Testosterone (ormone maschile). Infatti, il sistema nervoso produce una serie di enzimi denominati Aromatasi che trasformano il testosterone in Estrogeni (ormoni femminili). È quest’alchimia che determina la coincidenza tra organi genitali e identità sessuale, che si rafforza con l’educazione e le regole sociali, durante i primi anni di vita e successivamente indirizzerà l’individuo nelle sue scelte sessuali ed affettive, diversamente dagli animali che scelgono il partner con cui accoppiarsi, soprattutto in base all’olfatto.
La presenza dell'organo vomeronasale è certa anche nell’essere umano, tuttavia oggi non si hanno indicazioni certe che nella scelta del partner, anche gli individui come gli animali, si lascino condizionare dagli odori. Probabilmente la verità è che entrambi, odori e sessualità del cervello, contribuiscono a determinare la scelta.
Attualmente non è ancora completamente noto il meccanismo che scatena l’attrazione e accende il desiderio, al fine di indicare un possibile percorso, verso una storia d’Amore. Le emozioni, i sentimenti, l’amore, gli stati d’animo, sono da sempre considerati misteriosi e indipendenti dai meccanismi biologici. In questi ultimi anni, le neuroscienze stanno dimostrando che in realtà dipendono da particolari reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo, attraverso l’azione di specifiche sostanze, gli ormoni, che immessi nel sangue, si lasciano dolcemente trasportare, attraverso l’organismo. Durante questo viaggio gli ormoni vengono riconosciuti e catturati da particolari molecole denominate recettori, al fine di acquisire il messaggio da consegnare alle cellule di destinazione che, in risposta attivano determinate azioni.
Anche se non è noto il meccanismo che li scatena, tutti siamo in grado di riconoscere quando insorge lo tsunami. Il cuore accelera, le pupille si dilatano, le gambe tremano, lo stomaco rifiuta il cibo. La responsabilità di questi turbamenti è dell’Adrenalina, molecola generata dalla paura e dal timore, la cui funzione è anche quella di inibire l'eccitazione sessuale.
L'Adrenalina è un neurotrasmettitore prodotto dal Surrene, il cui fine è di segnalare interesse e attrazione, mentre responsabile dell’emozione che si manifesta, a volte con la bocca secca e la sudorazione delle mani, è la Noradrenalina, prodotta dalle ghiandole Surrenali. Responsabile del senso di benessere e dell’effetto euforizzante dell'amore che ci avvolge, quando abbiamo vicino la persona che è il sogno dei nostri desideri è l’Endorfina, prodotta dall’ipofisi. È lei che offusca la memoria, ci impedisce di dormire, ci fa persino dimenticare di mangiare.
Tuttavia, l’amore è anche impulsività passionale innescata dalla Dopamina (molecola dell'impeto e del fervore), il neurotrasmettitore che risveglia la voglia di gradire e di reiterare quei comportamenti che procurano piacere. È una droga, la cui funzione è di impartire al cervello l’ordine imperativo di Desiderare. L’ipotalamo è così costretto a rivolgersi al surrene affinché produca l’Adrenalina (molecola dell’agitazione) che scatena il terremoto, è improvviso, meraviglioso, eccitante, una magia, ogni volta unico, speciale, che ci fa sentire benissimo, una strana luce illumina il nostro viso, gli occhi risplendono.
È impossibile non mostrare il benessere, perché si diventa diversi, una maggiore forza e determinazione guida le nostre azioni, perché ci viene data la carica da uno straordinario cocktail che comprende Noradrenalina, Ossitocina, Dopamina, Testosterone e vari Oppiacei. È lo sballo che ci dona sensualità, dolcezza, socialità, determinazione. Tuttavia, per fortuna interviene la Serotonina che ristabilisce un minimo di equilibrio psicologico, necessario per domare in parte l’effetto dell’emozioni, scatenate dalla passione d’amore, che ci fa capire di essere innamorati, fino al limite della disperazione, perdutamente, ma non finisce qui.
I neurotrasmettitori sollecitano l'ipotalamo a comunicare con l’ipofisi, al fine di produrre l’ormone Luteinizzante, necessario per controllare l’ovulazione e la produzione degli spermatozoi. Infatti, questo ormone stimola nell’uomo l'attività endocrina del testicolo, al fine di produrre il testosterone necessario per la maturazione delle Cellule Germinali; mentre nella donna, insieme alla Prolattina, stimola l’ovulazione e la conversione del follicolo ovarico in Corpo Luteo, al fine di favorire l’impianto dell’uovo fecondato e il primo mantenimento dello zigote.
Dal punto di vista psicologico l’amore, nel gratificare l’individuo, libera il desiderio di scoprirsi nell’altro, per donarsi totalmente. L’amore non si preannuncia e non accade per caso, ma si verifica solo se si ha un atteggiamento fiducioso verso gli altri, in grado di risvegliare, attraverso l’invio di irresistibili messaggi subliminali, il desiderio ad esplorare l’altro.
La fiducia è l’unico sentimento in grado di abbattere le barriere difensive della diffidenza, per consentire alle aree del cervello relative agli affetti e agli istinti, che controllano l’organizzazione delle emozioni, di comunicare con il livello cosciente. Infatti il controllo del desiderio e degli affetti è nel Sistema Limbico, Talamo, Ipotalamo e Ippocampo, cioè la parte istintiva del cervello che non può essere controlla dalla coscienza, ma al verificarsi di determinate condizioni iniziano ad inviare messaggi all’Ipofisi che scatena la tempesta ormonale, senza chiedere il consenso alla nostra volontà. L’individuo, mediante la Corteccia, elabora queste emozioni istintive trasformandoli in pensieri che, procurandogli sensazioni piacevoli, lo proiettano nel futuro. In altri termini, non è l’innamoramento che produce emozioni, ma sono questa serie di reazioni fisiche, modulate dai messaggeri chimici, che attraverso l’emozioni comunicano alla coscienza che vi è un interesse istintivo erotico–sentimentale, verso un potenziale partner.
Tuttavia, il nostro organismo non può tollerare a lungo lo tsunami della passione, quindi lentamente le emozioni si attenuano e il legame si può rompere o rafforzarsi con il piacere e la felicità a stare insieme. L’innamoramento, inteso come emozione, si trasforma quindi in amore affettivo. Ciò significa che l’interpretazione e l’organizzazione della realtà esercitata dalla coscienza, in quanto governata dall’affettività, funziona meglio se viene modulata dalle emozioni (cioè la parte istintiva).
Sembra che i silenzi (seduzione mediante un atteggiamento misterioso, estroverso) o le parole scambiate fra due persone nei primi cinque minuti circa (seduzione mediante capacità dialettiche), siano sufficienti a definire i ruoli e a creare le reciproche inconsapevoli aspettative, che se confermate scatenano la bufera. Purtroppo o per fortuna la dinamica delle emozioni non svela l’essenza dell’amore, non ci consente di capire come si accende quella scintilla che cambia l’esistenza. Non sappiamo, in modo certo, se scegliamo una determina persona per istinto, seguendo un manuale biologico, oppure se le nostre scelte dipendono dall’educazione e dall’esperienza.
Per la felicità dei poeti non è stato ancora scoperto l’antidoto contro il virus dell’amore, per cui tutti possiamo ancora continuare a sognare.