Gli ormoni che ci fanno innamorare
di Antonio Sammartino
15/04/2021
Un ormone (mettere in movimento) è un messaggero chimico che trasmette segnali da una cellula o un gruppo di cellule, ad un'altra cellula o gruppo di cellule. Tale sostanza è prodotta da un organismo con il compito di modularne il metabolismo e/o l'attività i tessuti e organi dell'organismo stesso.
L’organismo normalmente produce Feniletilamina (ormone della classe delle anfetamine), ma all’improvviso, a causa di un incontro, nella memoria emotiva si risvegliano alcuni significativi ricordi che spingono l’organismo ad aumentare la produzione di questa molecola, che ha l’effetto di scatenare una tempesta emotiva che disattiva ampie zone della corteccia cerebrale associate alla ragionevolezza e al giudizio, al fine di creare quella piacevole esperienza che è l’Innamoramento.
Ciò accade perché la Feniletilamina che è collegata all’umore, induce effetti molto simili a quelli prodotti dalle anfetamine (eccitazione, ottimismo, piacere), inoltre agisce sul comportamento sentimentale regolando la produzione della Dopamina (neurotrasmettitore che induce sensazioni gratificanti e piacevoli) e la Noradrenalina che provoca eccitazione ed euforia. Da un punto di vista psicologico l’amore è quindi la soddisfazione di un desiderio, associato al raggiungimento di una stimolazione sensoriale.
La Feniletilamina induce il rilascio della Dopamina, che diffonde sensazioni di piacere. Si crea così, un’associazione fra l’incontro e il piacere prodotto, che imprimono nella mente il ricordo di una esperienza gradevole. Questo stato di benessere favorisce la diffusione nel sistema limbico e nell’ipotalamo della Noradrenalina, la molecola dell’agitazione, che oltre ad indurre euforia ed entusiasmo, causa la contrazione delle vene negli organi genitali che, trattenendo il sangue, inducono nell’uomo l’erezione e quindi lo stato di eccitazione, mentre nella donna è l’Ossitocina che induce comportamenti che invitano all’incontro sessuale.
La Noradrenalina regola anche la produzione di Adrenalina che, nella esperienza sentimentale, è responsabile dell’aumento del battito cardiaco, della respirazione e della pressione sanguigna.
La Feniletilamina favorisce anche il rilascio della Vasopressina, ormone responsabile dell’aggressività, che può manifestarsi sotto forma diversa sia nei riguardi di chi tenta di insidiare la relazione (gelosia), sia nei confronti di chi tenta di contrastare la relazione. È questa insolita esperienza di benessere fisiologico, che spinge l’individuo a ricercare nei giorni successivi, quel contatto che è stato capace di creare quella fantastica e diffusa sensazione di piacere. Ciò significa che la seduzione non è un evento strettamente psichico, ma la manifestazione cosciente di sensazioni fisiche.
Considerare l’effetto isolato di questi diversi componenti è utile per comprendere, mentre nella realtà è il risultato finale di questo fantastico e micidiale cocktail, che influenza il comportamento sentimentale ed affettivo. Ciò consente di comprendere perché, con il trascorrere del tempo, l’intensità dell’innamoramento è destinato a modificarsi, in quanto dipende da questo cocktail ormonale. Ciò accade perché il cervello subisce un’assuefazione dovuta all’effetto dopante delle molecole dell’amore. Assuefazione che è favorita anche dalla produzione dell’Endorfine (molecole molto simili alla morfina) che inducono un’azione analgesica, il cui effetto è di indurre un rasserenamento emotivo.
Molto spesso, questa quiete emotiva è interpretata come attenuazione del sentimento, mentre in realtà è una sua naturale evoluzione, necessaria per favorire lo sviluppo di un progetto di vita della coppia, in quanto l’amore da passionale deve necessariamente trasformarsi in romantico e quindi in affettivo, per contribuire a rafforzare il legame emotivo.
L’amore intenso non può durare in eterno, è la relazione sentimentale non perde il suo valore emotivo, ma semplicemente si trasforma. La relazione sentimentale inizia così ad essere condizionata dal livello dell’Ossitocina, il cui fine biologico è di contribuire a rafforzare il legame emotivo. È in questa fase della relazione che diventa fondamentale introdurre comportamenti che favoriscono una sessualità affettiva, in grado di potenziare i meccanismi della memoria che fissano i ricordi emotivi. L’intensità di questi ricordi può essere naturalmente potenziata dal piacere indotto dall’orgasmo. Spesso è l’incapacità a gestire questo inevitabile modificarsi del sentimento che causa, insieme ad altri elementi, la fine di un Amore. Chi viene abbandonato subisce l’effetto della molecola del mal d’amore, indotta dal rilascio, nei circuiti dell'emozione, della Corticotropina CHR (Corticotropin-Releasing Hormone), che quando si attiva induce la tipica tristezza che si scatena a seguito di una separazione o di un lutto.