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Library: Psicologia - Meccanismi Mentali

Riflessioni sul Femminicidio
di Antonio Sammartino    07/09/2021

Quando fu approvata la legge sul Femminicidio i rappresentanti istituzionali dichiarano di aver messo in sicurezza le donne. Purtroppo la repressione non è in grado di arginare l’esplosione dell’emozioni distruttive, non a caso spesso la tragedia si conclude anche con il suicidio di chi ha commesso l’omicidio.

Ovviamente è giusto punire chi commette un omicidio, ma non risolve un problema sociale. Non può riuscirci perché non vi è nella legge un riferimento concreto che parli di cultura, educazione e reddito. Inoltre in Italia è sufficiente dichiararsi pentito, chiedere scusa e dopo qualche mese si è già in libertà, indipendentemente dall’esistenza di leggi che impongono pene più severe. 
Spesso, alla base della violenza di un uomo sulle donne vi è un problema affettivo degradante risalente alla propria infanzia, un‘esperienza con il femminile materno vissuto come occasione illusoria di onnipotenza, misto ad una realtà abbandonica e di tradimento, un odio delirante di dominio, una degradazione dell’immagine femminile che non è stata compensata da una figura paterna di comprensione ed affetto. Dietro ogni femminicidio vi è un minimo comun denominatore psicologico di dipendenza affettiva e di sottomissione, che trova nell’adulto l’espressione in una distorta e patologica proiezione dell’affettività. 
A livello neurobiologico, l’esplosione della rabbia è causata da un corto circuito neuronale che blocca l’azione di controllo della corteccia e causa una scarica neuronale incontrollata nell’Amigdala, che scatena le diverse azioni motorie. 
Chi commette un femminicidio tipicamente è caratterizzato dall’avere sviluppato da bambino un Attaccamento Insicuro-Ambivalente o Ossessivo-Ambivalente. Crescendo tenderà a stabilire relazioni improntate sull’idealizzazione dell’altro e sulla svalutazione di sé, con comportamenti spesso impulsivi, caratterizzati da profonda gelosia, ossessione e possessività. Sceglie un partner che è disponibile ad essergli sempre vicino, al fine di fornirgli attenzioni e rassicurazioni. Sono persone portate a segregare e ad ostacolare, anche con l’aggressività, qualsiasi tentativo del partner di stabilire un qualsiasi rapporto con gli altri. 
Il loro è un Amore Nevrotico in cui è presente un’accentuata componente ossessiva. Sono persone che temono la solitudine e per evitare l’ansia indotta da un’eventuale perdita, rimangono in uno stato paragonabile ad un perenne innamoramento, basato sulla paura di perdere il partner di cui sono molto gelosi, ciò determina una forte dipendenza d’amore, che li obbliga a vivere in un perenne stato emotivo estremo. Si lasciano facilmente travolgere dall’ossessione e dalla possessività, che potrebbe spingerli ad attuare comportamenti di stalking o in casi estremi ad attuare l’omicidio della sua partner e dei figli.

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