Tipi di Amore
di Antonio Sammartino
05/01/2020
L’amore, secondo Sternberg, si basa sulla combinazione di tre elementi: l’Intimità, che costituisce la componente emotiva, la Passione che determina la base motivazionale ed infine l’Impegno che rappresenta l’aspetto cognitivo.
L’Amore Perfetto. Nelle relazioni sentimentali la contemporanea presenza dell'Intimità, della Passione e dell'Impegno è ciò che Sternberg definisce l’Amore Perfetto.
Se è presente solo l’intimità nasce la simpatia, diventa possibile stabilire rapporti di amicizia, si trova gradevole parlare, confidarsi, stare vicini, percepire il calore umano, ma non sono presenti i sentimenti di passione ed impegno. Se invece è prevalente la passione si ha l’infatuazione, quella forma di amore improvviso, che nasce in un attimo e può svanire con la medesima rapidità. È caratterizzato da una intensa eccitazione fisiologica, priva di intimità ed impegno. Se l’impegno è privo di intimità e di passione sboccia l’amore vuoto, cioè privo di sentimenti, in cui domina solo l’impegno a restare insieme. Con l’assenza dell’intimità non è possibile comunicare o saper ascoltare attraverso le sensazioni, le emozioni, i sentimenti, mentre con l’assenza dell’intimità e lo scorrere del tempo, inevitabilmente si spegne anche la passione.
L’amore vuoto è dominante nelle comuni relazioni e nei rapporti di coppia che convivono da molti anni in cui, per motivi diversi, si è spenta la passione, si è attenuata l’intimità e quindi parlano poco delle lore sensazioni.
Nelle relazioni sentimentali è quindi possibile individuare tre diversi tipi fondamentali di amore: L’Amore Passionale (impegno e passione), L’Amore Romantico (intimità e passione), L’Amore Affettivo.
L’Amore Passionale (impegno e passione), in cui l’attrazione fatale è essenzialmente di tipo erotico-sessuale ed è determinata da alti valori di Testosterone, che spinge l’individuo a cercare prevalentemente di accoppiarsi, al fine di placare l’intenso bisogno fisico, indotto da esigenze erotiche sessuali. In questo tipo di amore non vi è intimità, ma sono presenti, impegno e passione. Poiché è assente l’intimità (fattore emotivo), l’impegno si basa prevalentemente sull’attrazione fisica, mentre l’intimità per svilupparsi richiede tempi lunghi. Questo tipo di amore generalmente si esaurisce con il trascorrere del tempo.
L’Amore Romantico (intimità e passione), nasce quando non vi è l’impegno, ma sono presenti intimità e passione. In questo tipo di amore, l’innamorato indirizza tutta la sua energia sentimentale verso il partner, per il quale prova un’estasi intensa, determinata prevalentemente da un’elevata produzione di Dopamina, Noradrenalina, con bassi valori di Serotonina. È questo il tipico sentimento che caratterizza l’essere innamorato ed è difficile da controllare a livello razionale, poiché agisce sul Nucleo Caudato, cioè quella zona del cervello in cui si accumulano le energie necessarie per ottenere una ricompensa e sul Nucleo Ventrale Segmentale, cioè quella zona del cervello dove la Dopamina è prodotta e diffusa nelle altre aree del cervello. Per questo motivo l’amore romantico è spesso considerato una pulsione non controllabile, tale da essere paragonata alla fame e alla sete.
L’Amore Affettivo in cui gli alti valori di Ossitocina nella donna e di Vasopressina nell’uomo, inducono sensazioni di totale appagamento, che alimentano il desiderio emotivo di stabilire una relazione a lungo termine. È questa, per una coppia d’innamorati, una condizione necessaria per costruire un nucleo familiare stabile.
L’amore, durante l’adolescenza, ha un significato particolare. È vissuto come un valore assoluto, che induce a vedere nella persona amata solo le qualità, per questo motivo è fonte di frequenti delusioni.
L'Amore Nevrotico Ossessivo. I bambini con Attaccamento Insicuro-Ambivalente o Ossessivo-Ambivalente crescendo, tendono a stabilire relazioni improntate sull’idealizzazione dell’altro e sulla svalutazione di sé stessi, con comportamenti spesso impulsivi, caratterizzati da profonda gelosia, ossessione e possessività.
Scelgono un partner che è disponibile a essergli sempre vicino, di fornirgli attenzioni e rassicurazioni. Sono attratti da chi tende ad isolarsi o ad avere difficoltà nel creare rapporti con gli altri. Sono persone portate a segregare e a ostacolare, anche con l’aggressività, il tentativo del partner di stabilire un qualsiasi rapporto con gli altri.
Hanno difficoltà nel costruire un legame sentimentale, romantico e affettivo, perché motivati dal desiderio di salvare o completare il loro partner. Avvertono un grande bisogno di affetto, ma sono incapaci di amare. Cercano sicurezza e protezione, ma adottano comportamenti che tendono ad allontanare il partner. Ciò intensifica le loro paure.
Quanto si sentono insicuri dei sentimenti del partner o non soddisfatti del rapporto, diventano appiccicosi, esigenti e possessivi e interpretano i comportamenti dell’altro come conferma delle loro paure. Se il partner socializza troppo con gli altri, credono di non essere più amati, per cui iniziano a temere l’abbandono, che conferma le loro paure e rafforza le motivazioni che gli suggerivano di non fidarsi degli altri.
L’ambivalenza in queste persone, si caratterizza con alti e bassi emotivi, con atteggiamenti ossessivi e un’esagerata gelosia nei confronti del partner, perché temono di non essere amati abbastanza. Cercano quindi di fondersi nell’altro, avanzando molte richieste, mostrando molti bisogni, ma con scarsa propensione a fornire attenzioni, se non con una modalità esclusivistica e iperprotettiva, che mira a creare profondi legami di dipendenza. Nei casi opposti, potrebbe manifestare una totale assenza di cure, che riversa invece sui figli, al fine di crearsi una sicurezza relazionale-affettiva alternativa. Il fine di questi comportamenti è di evitare la separazione. L’altro di fronte ad un attaccamento così morboso o di assenza di attenzioni potrebbe reagire allontanandosi (il tradimento diventa salvifico) o ponendo fine alla relazione.
Nella relazione di coppia, non hanno fiducia nell’affidabilità del partner e temono costantemente che non sia disponibile a soddisfare le loro richieste affettive. Ciò determina l’emergere uno stile d’Amore Nevrotico, che si accompagna ad un iper-coinvolgimento ossessivo, fortemente caratterizzato da ansia e idealizzazione del partner. Ciò li spinge ad adottare comportamenti pressanti oppure respingenti, specialmente quando è il partner a manifestare un bisogno di attenzione.
Se nell’Amore Nevrotico è presente anche un’accentuata componente Ossessiva, queste persone potrebbero manifestare una forte passionalità, motivata dalla loro convinzione di aver trovato il partner ideale, mentre nella realtà l’altro paradossalmente ha tratti caratteriali che detestano. Per queste persone è facile innamorarsi, ma sono convinti che sia quasi impossibile trovare il Vero Amore. Hanno una profonda paura di amare, perché temono di non essere amati come desidererebbero, per cui esprimono la loro insicurezza mediante un sentimento ossessivo caratterizzato da una gelosia estrema, con un coinvolgimento affettivo senza riserve e con una forte idealizzazione del partner e dell’amore. Temono la solitudine, perché non hanno imparato a stare da soli e a contare su sé stessi.
Per evitare l’ansia causata da un’eventuale perdita, rimangono in uno stato paragonabile ad un innamoramento perenne, basato sulla paura di perdere il partner di cui sono molto gelosi. Ciò determina una forte dipendenza d’amore, che li obbliga a vivere in un perenne ed estremo stato emotivo. Tuttavia, poiché sono caratterizzati da un modello negativo del sé e credono di non essere degni d’amore, si lasciano facilmente travolgere dalla gelosia, dall’ossessione e dalla possessività, che potrebbe spingerli a gesti estremi, quale ad esempio il delitto passionale (femminicidio) o a comportamenti di stalking.
La paura di amare è un disturbo d’ansia che può spingere una persona a fuggire da una relazione in cui è amata ed accettata, per il timore infondato che il proprio partner possa abbandonarla. Ciò accade perché il timore di soffrire l’abbandono supera in intensità l’affetto che si prova verso il partner. Per difendersi da questa paura, la persona potrebbe essere indotta, a livello inconscio a scegliere storie impossibili, al fine di avere la quasi certezza dell’impossibilità del legame affettivo. Quando ciò accade, immagina negli altri difetti inesistenti che giustificano la sua decisione di porre fine alla relazione.
La paura d'amare è di non ricevere un adeguato supporto emotivo uccide le speranze ed è quindi un meccanismo di difesa: “non ti amo così è sicuro che non soffro”. In generale queste persone potrebbero aver vissuto il trauma di una qualche forma di alienazione o essere state continuamente sminuite e criticate dai genitori o aver vissuto con loro rapporti conflittuali che hanno consentito l’emergere della paura di essere rifiutati, per cui tentano a fuggire dalle relazioni per il timore di essere abbandonati e quindi rivivere lo stesso dolore emotivo che hanno vissuto da bambini. Queste persone generalmente tentano ad utilizzare il meccanismo di difesa della Compensazione, che potrebbe spingerle ad esempio, a raggiungere il successo professionale oppure a forme di narcisismo patologico, per nascondere a sé stessi la loro sofferenza e solitudine