Le difficoltà dell'Amore
di Antonio Sammartino
06/02/2020
Vi è un semplice modo per avere il massimo da una relazione: osare.
I motivi per cui spesso una relazione sentimentale non funziona più, possono essere diversi, tuttavia possiamo classificarli secondo due diversi criteri. Possono dipendere da una incompatibilità caratteriale, che emerge con il venir meno delle motivazioni inconsce che avevano reso possibile l’innamoramento, oppure da incomprensioni o incapacità a realizzare quell’equilibrata alchimia sentimentale che comprende affetto, carezze, erotismo e sessualità.
Nelle relazioni sentimentali, con il trascorrere del tempo, quell’eccesso erotico-istintivo che chiamiamo passione tende ad attenuarsi, per incapacità di molte persone a saper alimentare il desiderio e l’entusiasmo a stare insieme. Questa incapacità si manifesta, in quanto non si riesce a comprendere che, il vivere quotidiano di una coppia, non può essere paragonato al periodo spensierato dell’essere incosciente, a causa di nuovi obblighi sociali, per cui spesso si finisce con realizzare rappresentazioni teatrali mortificanti e ridicole, che possono condurre alla fine del rapporto o a quel sentimento costruito sull’indifferenza e la rassegnazione, che obbliga le persone a stare insieme, per abitudine o interesse spesso inconscio.
Una relazione fra due persone di sesso opposto può nascere per pura condivisione di interessi, oppure per soddisfare un bisogno affettivo di condivisione di emozioni e sensazioni, che possono eventualmente completarsi con il soddisfacimento di quel bisogno pulsionale ed istintivo, anche se non è sancito mediante un contratto etico o sociale. Quindi, un rapporto di amicizia fra un uomo e una donna, può anche comprendere un legame erotico-sentimentale che può prevale sull’amicizia, anche se non è una tradizionale relazione sentimentale. Infatti, non si comprende perché è giudicato disdicevole, se due persone in un determinato istante, sentono il bisogno di scambiarsi effusioni e carezze, che non devono autorizzare nessuno a credere a qualcosa di diverso da un semplice bisogno di affetto che va oltre l’amicizia.
In genere una moglie arrabbiata che ha perso il suo uomo, ritiene un’altra donna ladra. L’errore che si commette in questo caso, è di considerare il tradimento come una disgrazia e quindi di considerare il partner come oggetto che può essere rubato, non un individuo con cui vivere una relazione erotico-sentimentale. Mentre se a tradire è una donna, viene incivilmente classificata, senza preoccuparsi di comprendere le motivazioni delle sue decisioni. È molto facile in questi casi fare i moralisti, come se i sentimenti fossero in qualche modo volgarmente classificabili. Ovviamente il discorso è totalmente diverso quando il tradimento è prevalente bisogno di dover fare sesso, perché si è vittima ossessionata della propria natura istintiva.
Le complicazioni, in una relazione sentimentale, nascono quindi anche da regole sociali ed etico-morali che oggi sono inadeguate e punitive nei confronti dei sentimenti e da una totale assenza di un’adeguata educazione erotica-sessuale, in grado di scatenare consapevoli sensazioni ed emozioni, da opporre alla ragione e all’istinto, al fine di creare quel sublime stato di percezione che consente di manifestare l’amore, liberato dal bisogno di un contratto. Quando respingiamo o viviamo il rapporto come una sorte di punizione, vuol dire che qualcosa si è rotto con il partner. La causa può anche essere il risultato di una incomprensione erotica-sessuale che nasce dall’assenza di una disinibita comunicazione e complicità. Infatti, non vi sono dubbi che l’orgasmo nella donna è più misterioso e difficile da raggiungere rispetto a quello dell’uomo, che spesso arriva prima. Ciò accade perché entrambi non comprendono l’importanza della continuità e della progressività, al fine di salire lentamente, uno dopo l’altro, tutti i gradini dell’eccitazione, evitando quella sfiducia nei confronti della propria mente e del proprio corpo.
I preliminari non devono essere solo un modo per creare eccitazione, in quanto sono l’opportunità che ha il sentimento per comunicare, è l’occasione per riuscire a liberarsi dalle tensioni del quotidiano, è quell’istante in cui il corpo è desideroso di accogliere le carezze e di sentirsi meglio compreso. È l’istante in cui si possono ridurre le distanze e possono crollare le barriere, consentendo alla tenerezza e alle carezze di creare le necessarie premesse per raggiungere la pace dei sensi e l’oasi dei nostri desideri.
Quante volte si tradisce senza saperlo, un pensiero, uno sguardo, una carezza, un apparente casto bacio. Forse alcune volte vi è semplicemente il sospettato, il timore, di essere stato tradito. Solo se si ha il coraggio di andare al di là delle proprie debolezze e timori, si può scoprire quella libertà che consente di donare e ricevere un po’ di serenità.
Non è facile comprendere i condizionamenti e le influenze che imbrigliano l'esistenza, in quanto il tutto avviene gradualmente, in un contesto che appare essere naturale, quasi spontaneo, ma che rende l'individuo prigioniero della sua realizzazione e mistificazione.
È un condizionamento che si insinua lentamente, che seduce la mente fino a soggiogarla, che irrompe in modo da modificare la percezione della realtà, creando suggestive e radicate convinzioni che trovano sostegno nel mistero, abile sotterfugio in cui vengono sepolti tutti i quesiti a cui non si è in grado di dare risposte. Non è importante soffermarsi su ciò che sembra, ma occorre cercare di comprendere il senso delle emozioni, in quanto il giudizio non è in grado di modificarle o di renderle migliori, ma la consapevolezza può aiutare ad attraversare l’illusorio labirinto che ci circonda, per cercare di vivere una diversa esistenza, per tentare di superare la disinformazione che nasce dai bisogni, che a volte impediscono di comprendere, giustificare e assecondare.
In noi deve prevalere il desiderio di scoprire, la necessità di conoscere, affinché la mente possa liberarsi dalle suggestioni e dai giudizi. Occorre liberare l’amore dal bisogno e dal possesso, dalle pretese e dalle richieste e da qualsiasi forma di esclusività sentimentale, emotiva ed erotica. Occorre dare spazio alla comprensione, al dialogo e a tutte quelle forme di attenzioni, bisogna evitare di imporre i propri bisogni, mediante forme di richieste aggressive che sollecitano rinunce. Tutto ciò può essere ottenuto solo se si è in grado di liberarsi dai complessi di inferiorità, dalle paure e dalle insicurezze. È errato credere che si possa amare una sola persona per volta e che un rapporto si impoverisca se si provano piaceri ed amori con altre persone.
Spesso il bisogno dell’altro serve a riempiere un vuoto interiore o a soddisfare una presenza necessaria per occupare il tempo libero. Occorre evitare di confondere l’amore con la pretesa e con l’esigenza di suggerire una esistenza come un assoluto, in quanto l’essere innamorato inizia con un incontro mediante il quale si decide di viaggiare insieme nel tempo. Il ricordo del passato, il bisogno di credere, spesso continua a tormentare il vivere quotidiano, sotto forma di sospetto, di timore che inevitabilmente possono portare a distruggere una storia, ma spesso il sospetto o la certezza del tradimento può essere una scelta per giustificare i bisogni, le debolezze o la necessità di soffocare l’ansia che impedisce di vivere i conflitti.
Non sempre il tradimento rappresenta il superamento dei limiti imposti dalla relazione di coppia, non sempre è sinonimo di infedeltà, adulterio, ma in quanto lato oscuro dei nostri bisogni, richiede il soffocamento del tormento per dare spazio al dialogo, al fine di cercare un recupero emotivo ed affettivo che possa ricondurre la relazione verso l’oasi della comprensione. Il tradimento, vissuto nella certezza di essere vittima inconsapevole degli eventi, può condizionare nel futuro, la capacità a fidarsi e a stabilire quel patto di reciproca lealtà e fiducia, fondamentale in qualsiasi relazione sentimentale. Forse è più opportuno considerarlo come un messaggio che l’altro non voleva consegnare, in cui vengono svelati i pensieri più nascosti, che impediscono di uscire da una situazione divenuta inaccettabile, anche se per certi versi discutibile. Spesso il rancore accumulato nel tempo può spingere il desiderio a vivere una nuova emozione, che è diverso dall’innamorarsi.
A livello della ragione, è stupido credere che esiste al mondo una sola persona in grado di alimentare le emozioni, in quanto diversi sono quelli che hanno affinità elettive ed emozionali compatibile con le nostre, con cui è possibile dare vita ad una stabile e felice relazione di coppia. Quando un rapporto attraversa periodi di buio, un incontro emozionale può essere l’inizio di un nuovo viaggio che può condurre l’individuo a percorrere strade parallele. In questi casi occorre rimuovere il senso di colpa, gli obblighi morali, cancellare l’idea di compensare il disagio con la pazienza e il sacrificio, al fine di evitare l’inferno del futuro. Occorre verificare i diversi percorsi e scegliere quello che meglio si adatta alle proprie esigenze, per iniziare o continuare quel viaggio verso il desiderio, in grado di costruire quell’unico grande amore.
A livello emozionale occorre, dopo una fase di purificazione dall’odio e dal rancore, separarsi per un periodo ragionevole, rielaborare i propri sentimenti, al fine di comprendere e decidere se si desidera investire nel rapporto con rinnovata fiducia e intensità di intenti oppure riconoscere con onestà che il rapporto è ormai giunto al termine. Occorre impedire, che l’astuzia del partner possa riaccendere la dipendenza dell’altro. Il fine di comprendere se la relazione si basa sul bisogno di avere una persona per combattere la solitudine o sul desiderio di un sentimento d’amore.
È stupidità e pura idiozia, pensare di volere imporre, da perfido dittatore delle coscienze, un credo che mortifica l’essere umano, in nome di bigotti dogmi ed inumane incoscienti pretese, che ignorano il disagio che si trovano costretti a vivere persone che non si amano più. Persone che scoprono nel tempo la crudeltà e la malvagità del proprio partner, di quelli che credevano essere portatori di amore e che invece si sono rivelati come individui indegni. Voler costringere i figli, giovani innocenti a vivere nell’odio alimentato dal disprezzo, è una disumana ed ingiustificata crudeltà. È una Vergogna, che senza alcun dubbio il giudizio punirà, in quanto non si potrà mai perdonare chi gode nella gioia dell’arroganza e nella consapevolezza di una indegna imposizione. È un atto terroristico nei confronti dell’individuo e della sua serenità.