L’amore non può essere l’espressione di un giudizio razionale, un sentimento da dominare o controllare perché… è fantastico viverlo con il trasporto di quel sentire benefico, in grado di sussurrare con il pensiero, la magica sensazione del “Ti Amo”.
Innamorarsi non è solo un’esperienza affettiva, in quanto porta con sé la possibilità di scoprire una dimensione diversa della sessualità, sublime ed esaltante, in grado di potenziare la capacità di esprimere sentimenti ed emozioni, che possono essere compresi anche dagli altri. Affinché ciò avvenga è importante cercare di migliorare la propria immagine di sé, in modo da sapersi predisporre, con atteggiamenti positivi, al giudizio degli altri e al confronto con le proprie emozioni e sentimenti. Se non si possiede sufficiente stima di sé stessi è quasi inevitabile il vivere esperienze tormentate e frustranti. Se non si è stati educati al romanticismo e alla comunicazione, con il trascorrere del tempo è quasi inevitabile che l’attrazione fisica, l’interesse per il partner e il piacere a stare insieme gradualmente si attenuano, favorendo quell’insidia a cercare altrove di soddisfare quel bisogno che apparentemente sembra fisico, ma che in realtà è il sorgere della necessità di dover soddisfare un'esigenza affettiva.
Principale compito dell’Educazione Sentimentale dovrebbe essere quello di insegnare ad esprimere i propri sentimenti, di difendere i diritti in amore, di aumentare la propria autostima e quindi l’immagine di sé, cioè acquisire la capacità, nelle diverse situazioni sentimentali, a saper affermare il Proprio Io, privandolo dall'ansia, aggressività e dal senso di colpa, in modo da ottenere ciò che si desidera, rispettando il diritto degli altri a vivere le proprie emozioni.
È uno stile di vita che consente di costruire efficaci rapporti interpersonali e di attribuire un valore positivo alla propria identità, al fine di poter vivere con gioia la propria dimensione erotico–sentimentale e nello stesso tempo di poter chiedere con serenità agli altri, di modificare i loro comportamenti, quando vengono percepiti come offensivi. Uno stile di vita che consente di darsi fiducia, in modo da poter accettare la propria identità e la propria immagine corporea, in continua trasformazione, al fine di attribuire un valore positivo anche ai propri difetti, in modo da poter superare i propri limiti nel riconoscerli come tali.
L’Educazione Sentimentale, implica il Conoscersi nell’Intimo.
Una necessità che inizia prima della pubertà, nell’istante in cui si manifestano i primi goffi sentimenti romantici di attrazione. Tuttavia, solo con la pubertà, quando inizia lo tsunami ormonale, che si accende l’attrazione erotica–sentimentale che prepara la mente e il corpo, all’assalto gioioso dell’amore. Durante questo periodo si manifestano improvvisi sbalzi umorali che rendono la sfera emotiva, più vulnerabile all’irrompere dei sentimenti. Le maggiori trasformazioni, si hanno soprattutto nelle bambine, in quanto lo specchio riflette l’immagine di un corpo che suscita curiosità, imbarazzo e spesso anche un po’ di angoscia che potrebbe evidenziare, una difficoltà ad accettare un corpo in cui non si riconosce, perché si teme di non piacere più agli altri. E' importante, durante questo periodo, che i genitori riescano a comprendere i delicati messaggi dell’emozioni inespresse, al fine di adottare le opportune correzioni, mediante una presenza affettuosa e non invadente, che eviti il banalizzare o drammatizzare di quel delicato processo naturale.
L’errore che spesso commettono i genitori, in quella delicata fase dello sviluppo, è di considerare la figlia troppo piccola, ignorando così le intense esplosioni delle emozioni e della sessualità, favorendo quindi una inconsapevole disinformazione, mentre in quel periodo la ragazza deve poter contare su qualcuno in quanto, la conoscenza nei bambini, si trasmette prevalentemente mediante il senso della fiducia, piuttosto che attraverso il valore della competenza.
A volte parlare di sessualità è effettivamente difficile, perché spesso il giovane è convinto di sapere già, perché a volte la difficoltà è nel trovare le parole giuste, per cui si finisce con l’usare un linguaggio dogmatico e freddo, forse perché si è vittima di un’idea distorta della sessualità. La sessualità non è solo fisicità istintiva ed emotiva, ma è una carezza, un abbraccio, un gesto di affetto che il giovane deve poter cogliere nel vissuto quotidiano dei propri genitori e nelle persone emotivamente importanti per Lui, al fine di acquisire l’idea che è normale, in un rapporto di coppia, manifestare l’amore attraverso l’affettività. In questo modo, nel giovane si può sviluppare l’idea di una sessualità di coppia naturale e priva di tabù.
Con la pubertà, iniziano anche i primi sogni, le prime fantasie erotiche, spesso prive di esplicita sessualità e rivolte verso persone irraggiungibili, attraverso le quali si possono scoprire anche i primi timidi orgasmi. Ciò consente di vivere in modo intenso, emozioni e sentimenti, senza avere un diretto contatto con l’intimità fisica con l’altro sesso. È questa una importante fase di preparazione psicologica ai sentimenti, prima di trasformarsi in effettiva intimità anche fisica. L’importante è che la scoperta della propria fisicità avvenga senza vergogna, in modo che possa trasformarsi in curiosità e stimolo ad approfondire la conoscenza del proprio corpo, anche attraverso l’autoerotismo non morboso, inteso come una sana attività fisiologica in grado di aiutare a costruire un equilibrio che è preludio ad una sessualità serena con l’altro sesso.
All’inizio, l’esplorazione sessuale, serve a scoprire le sensazioni corporee e il piacere nelle sue diverse forme, successivamente attraverso il coinvolgimento emotivo, si completa con la dimensione relazionale ed affettiva, contribuendo a consolidare il bisogno a costruire legami e a rafforzare il piacere a stare insieme, attraverso l’innamoramento.
Il legame con i coetanei dello stesso sesso serve a rafforzare la propria identità sessuale, successivamente la ricerca dell’altro sesso gli consente di sviluppare le prime relazioni affettive. Questa graduale maturazione sessuale rappresenta la definitiva rottura con l’infanzia e segna l’ingresso in un periodo esistenziale di profondi e irreversibili cambiamenti fisici e psicologici. L’aspetto esteriore spesso diventa determinante, in quanto è importante per essere accettato dagli altri e per rafforzare il senso di sé.
Conoscersi nell’intimo, significa acquisire sicurezza e tranquillità nel gestire la propria sessualità, nell’osservare ciò che maggiormente è causa di piacere, nel registrare emozioni, nel rilevare pensieri e sensazioni negative che sono fonte di disagio. Il fine è di acquisire la necessaria conoscenza sulla propria intimità e pudore, allo scopo di correggere le sensazioni che possono trasformarsi in fonte di negatività.
La naturale curiosità verso i propri genitali si attenua gradualmente con l’acquisizione della loro valenza sessuale, per cui privarsi di quel naturale periodo di confidenza con la propria intimità erotica, potrebbe essere in seguito la causa dell’insorgere dell’ansia, che si trasforma in difficoltà a vivere, una sana intimità sessuale, che potrebbe condizionare la qualità del rapporto sentimentale ed affettivo con l’altro sesso.
Una corretta Educazione Sentimentale, consente di attraversare con serenità quel delicato periodo di crescita emotiva, in quanto è il corpo sessuato che modifica gli atteggiamenti e le abitudini, creando nuovi desideri, spesso difficili da gestire. Oggi, l’Educazione Sentimentale, è universalmente riconosciuta come fonte di riduzione del disagio esistenziale e dei comportamenti a rischio, l’unica in grado di contribuire all’integrazione della sessualità con i sentimenti e l’affettività, in modo da consentire una valorizzazione della capacità ad esprimere e comunicare i sentimenti e l’amore. Quindi un’efficace educazione sessuale non può essere più solo una semplice comunicazione di informazioni o tecniche, ma deve occuparsi della sessualità nel suo complesso erotico affettivo, che si realizza attraverso la funzione riproduttiva, ludica e relazionale.